Ipsos, Pd vola al 30%. Grillo aspetta l’effetto-Sicilia, il Pdl arranca

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 alle 01:20 Autore: Giuseppe Martelli

Ipsos, Pd vola al 30%. Grillo aspetta l’effetto-Sicilia, il Pdl arranca

 

In base ai dati dell’ultimo sondaggio di Ipsos possiamo trarre due indicazioni molto chiare e nel finale dell’articolo, sarà possibile aprire una piccola riflessione sul futuro elettorale e politico del Paese. Partiamo dai numeri

 

LISTA %
PD 29,8
M5S 17,4
PDL 17
UDC 6,2
IDV 5,9
SEL 5,4
LEGA NORD 4,8
FLI 2,6
LA DESTRA 2,6
FDS 2,4
VERDI 1,2
PSI 1
ALTRI 3,7
AREA NON VOTO 42

Nell’area del centrosinistra risulta evidente l’effetto traino che le primarie stanno esercitando sul Partito Democratico. Il dato è davvero impressionante se si considera che per molte settimane il partito di Bersani è apparso incapace di sfondare la quota del 27%. Da almeno tre settimane, invece, il PD registra incrementi importanti e costanti che, da qui a Marzo 2013, potrebbero riportare i Democratici vicino al 33% di veltroniana memoria.

[ad]Anche Sel sembra avvantaggiarsi leggermente dal confronto delle primarie nonostante Vendola, da un punto di vista mediatico, trova poco spazio rispetto a Renzi e Bersani. In leggero recupero anche Di Pietro, che dopo una leggera caduta si riavvicina ancora alla quota del 6%.

La situazione appare molto critica nel centro-destra. Il Pdl recupera qualcosa rispetto all’ultima settimana ma rimane sotto la quota del 20% e sopratutto si conferma essere il terzo partito dopo Grillo; non vanno molto meglio le cose per la Lega Nord.

Grillo si conferma la seconda forza elettorale del Paese, aspettando le elezioni di domenica prossima in Sicilia, che potrebbero avere un effetto “molla” spingendo la lista del comico genovese al 20% e oltre. Nonostante l’euforia, lo stesso Grillo cita spesso la riforma elettorale come tentativo finale di “inciucio” per impedire al suo Movimento di giovernare. Va precisato che, nonostante le stime di voto, è difficile immaginare un governo “monocolore” del M5S.

Le parole di Grillo, tuttavia, coi suoi toni da agitatore possono cogliere nel segno. La bozza Malan approvata in Senato (con il voto contrario di Pd e Idv) ha come unico esito immaginabile la “non-formazione” di una maggioranza parlamentare e quindi di un governo politico. Spalancando le porte ad un nuova soluzione tecnica, col Monti bis. Opzione ben apprezzata dal Terzo Polo, ma che nell’elettorato sta diventando rapidamente minoritaria. Per Ipsos il 51% degli italiani è contrario.