ITANES 2008: indicatori sociodemografici Elezioni Politiche Nazionali 2008

Pubblicato il 6 Maggio 2009 alle 18:10 Autore: Redazione
La Destra


Elettore Meno Rappresentativo

‘Femmine’
’75+’
‘fino 1945’
‘Elementare/Nessuno’
‘250000+’
‘RegioniRosse’
‘Pensionato’
‘Dirigente’ oppure ‘Insegnante’
‘ogni domenica’

Elettore Più Rappresentativo

‘Maschi’
’35-44′
‘1966-1975’
‘Laurea’
‘15001-50000’
‘Centro’
‘Disoccupato In cerca’
‘Impiegato concetto’ oppure ‘ Lavoratore atipico’
‘Mai’

Dispersioni

Proponiamo ora la visualizzazione grafica delle dispersioni delle ultime 5 categorie sociodemografiche Itanes2008, ovvero: Interesse per la Politica, Livello conoscenza istituzioni, Senso efficacia delle Politica, Fiducia nelle istituzioni, Capacità di discernere colore politico di un Governo. Per dispersione si intende la variazione percentuale del voto di un partito in una data categoria rispetto al dato nazionale.Matematicamente si misura come (A-B)/B, dove A in questo caso è il valore del partito nella cateogira sociodemografica e B è il valore ottenuto a livello nazionale. Le dispersioni sono molto utili in statistica perchè sono indicatori molto facili da trattare se si vuole analizzare la stabilità di una distribuzione empirica (misurata) rispetto ad una distribuzione teorica che si ipotizza essere quella di riferimento. Valori di dispersione negativi implicano che il partito è sottostimato rispetto alla percentuale nazionale. Positivo ovviamente determina il caso di sovrastima. Dispersione uguale a 0 indica che il partito è esattamente stimato rispetto al dato nazionale.
Ultime 5 categorie
La densità di distribuzione globale di dispersione, cioè comprendente tutte le dispersioni di tutti i partiti, è una distribuzione fortemente asimmetrica verso sinistra con eventi estremi verso la regione di destra (in particolare dovuto al valore estremo della SA tra i lavoratori atipici con dispersione di quasi 3,5).
Un grafico estremamente importante in statistica è lo scatter di matice (8 righe per 8 colonne, rispettivamente

‘SA’ ‘PD’ ‘IDV’ ‘PDL’ ‘LEGA’ ‘UDC’ ‘LaDestra’ ‘Altri’
Matrix scatter
Questo grafico mostra le correlazioni tra le varie densità di distribuzione di dispersione: in termini non tecnici, riproponiamo qui la stessa analisi fatta nel caso delle correlazioni che abbiamo presentato precedentemente tra le percentuali dei partiti. In questo caso, però, siamo interessati alla relazione mutuale tra le densità di distribuzione delle dispersioni. Sulla diagonale si notano le varie densità dei singoli partiti, che corrispondo ai vari 1 nella matrice di correlazione vista pocanzi. Negli elementi fuori dalla diagonale della matrice si notano i grafici di scatter: più tendono i punti a disporsi a nuvola senza una chiara direzione o verso  più due partiti hanno correlazione nulla tra loro. Se i punti si distribuiscono lungo una retta con coefficiente angolare positivo (puntante da sinistra verso destra) e più la correlazione è positiva. Il caso opposto è per punti che si dispongono su di una retta con coefficiente angolare negativo (retta puntante da destra verso sinistra).
Anche in questo caso segnaliamo i principali indicatori statistici per i vari partiti
Mean Std Asimmetria Curtosi
‘SA’ 0,087879 0,65321 3,3795 19,459
‘PD’ -0,00275 0,15268 0,086277 2,4151
‘IDV’ 0,080579 0,51889 1,6874 6,8217
‘PDL’ -0,00697 0,17308 0,24825 3,0542
‘LEGA’ 0,002629 0,46375 0,53957 5,8033
‘UDC’ -0,05097 0,32261 -0,070677 3,8674
‘LaDestra’ 0,067085 0,6265 0,51637 3,0129
‘Altri’ -0,01441 0,51073 0,27614 2,5498
Notiamo nel caso del valor medio (prima colonna) come i valori siano molti prossimi allo zero, indicante come i partiti vengano effettivamente ben proporzionati se si considerano tutti gli indicatori sociodemografici. Tuttavia notiamo anche dei valori negativi, i quali implicano che in media quel determinato partito tende ad essere sottostimato sulla grande scala. Le deviazioni standard più sono piccole, più la densità di distribuzione è stabilizzata attorno al valor medio. Notiamo pertanto come per i due partiti minori (SA e LaDestra) le deviazioni standard, essendo molto più grandi rispetto al valor medio, evidenziano la non stabilità della distriubuzione. Questi partiti infatti sono caratterizzati da picchi positivi e negativi a seconda dell’indicatore sociodemografico. I due partiti maggiori, PD e PDL, non soffrono di questo problema, poichè è evidente che essi siano i più stabili sia sulla scala medio-grande che su quella medio-piccola: in pratica si sta affermando che in media questi partiti risultano essere correttamente stimati su tutti gli indicatori. L’asimmetria, caratterizzando lo spostamento della densità di distribuzione a destra o sinistra del valor medio, è prossima allo zero per quasi tutti i partiti tranne la SA, la più asimmetrica. Segue l’IDV di un fattore 2. La densità di distribuzione più simmetrica (quindi la più verosimile rispetto al valor medio nazionale) risulta essere quella del PD seguita dall’UDC (sebbene con valore negativo).Per quanto riguarda il valore di curtosi, il PDL e LaDestra hanno i valori più prossimi a quelli di una densità di distribuzione normale (Gaussiana), mentre SA in particolare e poi IDV e Lega hanno valori molto grandi (ovvero distribuzioni estremamente piccate e schiacciate con valori estremi più frequenti)
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L'autore: Redazione

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