ITANES 2008: indicatori sociodemografici Elezioni Politiche Nazionali 2008

Pubblicato il 6 Maggio 2009 alle 18:10 Autore: Redazione
L’elenco sottostante si riferisce alle dispersioni dei singoli partiti per ua data categoria sociodemografica.
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Conclusioni
Nel corso di questa prima analisi del Termometro Politico dei dati sociodemografici forniti da Itanes rispetto alle Elezioni Politiche Nazionali 2008 si sono utilizzati i principali indicatori statistici per stabilire quanto i singoli partiti siano stati sottostimati o sovrastimati in relazione alla categoria di riferimento.
[ad]In termini generali, si evidenziano forti squilibri soprattutto nei due partiti minori (SA e LaDestra), caratterizzati da una forte specializzazione di elettorato: essi tendono infatti a localizzarsi in ben definite categorie sociodemografiche nelle quali possono agevolmente superare la quota di sbarramento posta dalla corrente legge elettorale al 4%. Tuttavia, in tutte le altre vengono altrettanto fortemente sottostimate ed è proprio questa asimettria di giudizio da parte dell’elettorato globale che rende queste due formazioni politiche molto instabili ai flussi elettorali.
Di contro, un partito medio-piccolo come l’UDC risulta piuttosto stabile su tutto il territorio italiano e perciò anche nelle varie categorie individuate da Itanes. La Lega e IDV ottengono risultati percentuali particolarmente selezionati, pur riuscendo a rimanere sopra la soglia di sbarramento nelle categorie meno rappresentative.
PD e PDL mostrano ovviamente le densità di distribuzione più stabili e simmetriche, meno piccate: sebbene anch’essi possiedano sottocategorie in cui eccelgono o deludono, su grande scala l’elettorato italiano si distribuisce proporzionalmente.
In termini più specifici, l’analisi da noi condotta sull’elettore più o meno rappresentativo per quanto in alcuni casi mostri caratterizzazioni demografiche e sociali ovvie e prevedibili (pensiamo alla frequenza a messa per un partito come l’UDC, o la collocazione geografica per la Lega o i lavoratori precari per un partito come la SA), in altri casi delinea elettori meno prevedibili socialmente. Consideriamo per esempio il caso del PDL: l’identikit medio dell’elettore meno rappresentativo emerge nel Nord-Est, laddove ci si aspetterebbe un’alta concentrazione di voto per Silvio Berlusconi (ricordiamoci però che il PDL è negativamente correlato con la Lega, la quale invece è fortemente piccata in questa macroregione). Notiamo poi anche un’ evidente predilezione ad un alto grado di istruzione per l’elettore meno rappresentativo, di età giovane o medio-adulta.
Al contrario l’elettore più rappresentativo del PDL fa emergere un elettore anziano, meridionale-insulare, fortemente cattolico e con bassissimo livello di istruzione.
Ancora più indicativo è incrociare i risultati dei partiti con le categorie Itanes più propriamente politiche
‘SA’ ‘PD’ ‘IDV’ ‘PDL’ ‘LEGA’ ‘UDC’ ‘LaDestra’ ‘Altri’
Interesse politica ‘basso’ 1,6 28,5 3,5 42,8 9,5 6,9 2,4 4,8
Interesse politica ‘alto’ 4,3 37,8 5,3 31,7 7,2 4,4 3,4 5,7
Livello conoscenza istituzioni ‘basso’ 2,3 25,1 3,5 45,8 10,5 4,7 3,4 4,7
Livello conoscenza istituzioni ‘alto’ 3,8 40,7 5,2 29,1 6,3 6,6 2,4 5,8
Senso efficacia politica ‘basso’ 2,6 32,3 3,7 40,1 9,1 6,5 2,3 3,4
Senso efficacia politica ‘alto’ 3,7 35,1 5,2 33 7,4 4,7 3,7 7,2
Fiducia istituzioni ‘basso’ 3,3 24,8 5,9 38,1 12,3 3,8 3 8,7
Fiducia istituzioni ‘alto’ 2,7 39,3 3,4 36,6 5,5 6,8 2,9 2,8
Capacità di discernere colore Governo ‘basso’ 2,6 34,1 5,7 32,2 9,3 7,8 2,3 6
Capacità di discernere colore Governo ‘alto’ 3,6 32,3 3,2 41,8 7,4 3,6 3,6 4,6
3 33,1 4,4 37,3 8,3 5,6 2,9 5,3
Constatiamo da subito come un basso interesse per la politica sia elemento caratterizzante maggiormente il centro destra piuttosto che il centro sinistra, sebbene LaDestra faccia eccezione. Stessa sfiducia dell’elettore di centro destra emerge nel livello di conoscenza delle Istituzioni: in generale, un elettore di centro destra ha bassa conoscenza del mondo istituzionale e politico, attribuendo a queste istituzioni un valor di efficacia molto basso.
Statisticamente parlando quindi è molto più probabile che un elettore italiano sfiduciato, poco conoscitore del mondo politico e carente di preparazione politica voti per un partito di centro destra piuttosto che di centro sinistra.
Poichè le ultime Elezioni Politiche Nazionali hanno fatto emergere un grande potere percentuale del PDL e Lega, questo fa necessariamente correlare un alto grado di insoddisfazione e insofferenza nel popolo italiano rispetto alle Istituzioni italiane. Nettamente opposto l’atteggiamento dell’elettore medio di centro sinistra, il quale si reca alle urne sembra con maggior senso di consapevolezza politica e con maggior fiducia nelle Isituzioni. Evidentemente però questo risulta essere attualmente lo stato d’animo minoritario in Italia.
Notiamo altresì come gli elettori de LaDestra, benchè collocantesi politicamente a destra manifestino in buona parte gli stessi atteggiamenti dei partiti di centro sinistra; ancora più specificamente, un tipico elettore de LaDestra si dimostra essere molto poco indicativo per il panorama medio del centro destra. italiano.

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