Oggi i maggiori quotidiani si occupano dei nuovi risvolti dell’inchiesta-Finmeccanica. E’ stato infatti indagato per corruzione internazionale l’ex ministro e coordinatore del Pdl, Claudio Scajola. In una trattativa con il Brasile, relativa ad una commessa di navi da guerra, sarebbe spuntata una tangente da 550 milioni (pagamento poi non avvenuto). Secondo le ultime rivelazioni, nelle trattative c’era anche una percentuale di ritorno pari all’11 per cento dell’appalto, destinata al pagamento di tangenti a politici e faccendieri. Nell’inchiesta è stato intercettato anche l’ex premier Silvio Berlusconi per i suoi affari con il presidente Russo Vladimir Putin. Per il Corriere è “Ora di decidere” su cosa fare di Finmeccanica. Il Fatto Quotidiano titola: “Passera e Grilli: imbarazzo e silenzio” e denuncia “Orsi rimane al suo posto mentre l’azienda di stato cola a picco”. La Repubblica traccia un profilo dell’a.d. di Finmeccanica: “La resistenza di Orsi il Boiardo”. Su La Stampa, l’ex ministro Scajola si difende: “Aiutavo solo le imprese italiane”.
Da leggere:
La Repubblica: Il sistema 10 per cento quelle mazzette globali che fanno tremare Orsi
[ad]Altra notizia di giornata è lo scontro sulla Legge di Stabilità tra il ministro dell’Economia Vittorio Grilli e il segretario Pd, Pier Luigi Bersani. Il ministro ha difeso la manovra, oggetto di critiche nei giorni scorsi da parte dei partiti, “Gli effetti della legge sono positivi per il 99 per cento dei contribuenti. Con un beneficio medio pro capite di 160 euro”. Dichiarazioni che non sono piaciute a Bersani: “Non sono d’accordo, è ardito dire che la legge non pesi sulle condizioni di vita degli italiani”. Repubblica rivela: “Il premier respinge l’assedio: dagli alleati critiche sterili”. La Stampa invece titola: “Il Pd chiederà a Monti l’azzeramento dell’intera legge”.
Altre notizie. A difendere l’operato del governo è arrivato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Con Monti avviato un risanamento e riforme impressionanti. Siamo passati dall’emergenza alla fase di stabilizzazione”. Un endorsement verso Monti e un altolà ai partiti in fermento per la Legge di Stabilità preparata dall’esecutivo. Il Corriere titola: “Napolitano: non sprechiamo i sacrifici”.
Intanto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi ha deciso di ricorrere al Garante della Privacy. Oggetto del ricorso una delle regole delle primarie: l’albo pubblico degli elettori. Secondo Renzi dietro la richiesta del consenso per il trattamento dei dati di chi vota alle primarie c’è la “diffusione della sua opinione e del suo impegno politico come forma di condizionamento e di controllo”. Bersani respinge le accuse: “Le regole scelte all’unanimità”. Repubblica rivela: “Pierluigi passa al contrattacco: Sa di perdere e preparare un exit strategy”
Da leggere:
La Repubblica: La mala rottamazione (commento di Barbara Spinelli)