Rassegna Stampa TP: Taglio dei costi della politica,Manifesto di Montezemolo e richiesta di condanna a Vendola

Oggi i maggiori quotidiani danno ampio spazio alle numerose bocciature dei partiti su alcuni punti della Legge di Stabilità. No quindi alla retroattività del taglio sulle detrazioni fiscali, no alla riduzione della spesa sanitaria, no all’aumento sulle tasse sui ricorsi giudiziari. Ma a destare clamore è il no per il taglio dei costi della politica negli enti locali seguito allo scandalo Fiorito nel Lazio. I niet dei partiti non hanno colto però di sorpresa il governo che è disposto a modificare la legge senza però stravolgerne l’impianto: “Quelle dei partiti sono effervescenze, un po’ ideologiche, un po’ medianiche, frutto anche di una campagna elettorale già iniziata”riporta il Corriere. Libero titola: “I partiti buttano la legge anti Fiorito”. Il Foglio lancia l’allarme: “Stanno smantellando le riforme”. Sergio Rizzo sul Corriere parla di “assalto alla diligenza”. Intanto la tassa sui ricchi “è stata cancellata” come riporta Repubblica. Tassa che Cesare Damiano (Pd) difende sull’Unità.

 

[ad]Altro tema caldo che i giornali trattano è il manifesto “Verso la Terza Repubblica firmato da cento personalità delle istituzioni e della società civile italiana, tra cui il fondatore di Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo, il ministro Andrea Riccardi e il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. I promotori della “lettera appello” si prefiggono come primo obiettivo da raggiungere, quello “di restituire dignità al lavoro”. Il manifesto lancia di fatto un progetto politico che superi “i populismi di destra e sinistra” e approfondisca gli impegni della ormai famosa “agenda Monti”. Bonanni dalle colonne di Avvenire parla di “un’offerta nuova e forte“. Massimo Franco sul Corriere scrive “Ora tutte le carte sono da rimescolare“.

Da leggere:

Europa: Scenari di fine legislatura (commento di Stefano Menichini)

 

Altre notizie. La procura di Bari ha chiesto la condanna a un anno e otto mesi per il governatore della Puglia, Nichi Vendola accusato di abuso d’ufficio al termine di un processo con rito abbreviato. Il leader di Sel ha commentato: “Se condannato lascio la politica” (Repubblica). Libero stila “la banda degli onesti” in cui è incluso ironicamente anche Vendola.