Regionali Sicilia, testa a testa con l’incognita Grillo
Le elezioni che si terranno domani in Sicilia hanno un’indubbia valenza nazionale. Si fronteggiano, per la carica di Presidente, principalmente quattro candidati: Musumeci, sostenuto dalla Destra e dal Pdl, Crocetta, sostenuto da Pd e UdC, Micciché, sostenuto dall’MpA, da Grande Sud e da Fli, e Cancelleri, sostenuto dal Movimento 5 Stelle.
Gli ultimi sondaggi pubblicati – prima dell’oscuramento – che hanno avuto ad oggetto queste elezioni hanno mostrato un sostanziale testa a testa tra Musumeci e Crocetta, distanziati mediamente da circa 2 punti percentuali, mentre Micciché è sempre stato distanziato di 10 punti dai due principali contendenti.
Il “quarto incomodo”, Cancelleri, si presenta con una media dell’8%, ma va detto che gli ultimi sondaggi sono stati realizzati il 9 ottobre e quindi non tengono in considerazione tutta la campagna elettorale fatta da Beppe Grillo sull’isola: non sarebbe una sorpresa, alla luce di ciò, se lui e il Movimento ottenessero un risultato ben più lusinghiero di quello previsto dai sondaggi. L’effetto Grillo potrebbe aversi anche sul lato della partecipazione, e questa è la ragione per cui i principali contendenti – in primis Crocetta – si sono affrettati a chiedere il “voto diviso” ai supporter del comico genovese.
[ad]Discorso diverso per la candidata della Sinistra (Sel, Verdi,Fds,Idv): Giovanna Marano infatti si è trovata a sostituire in corsa il ben più noto Claudio Fava, e non è riuscita a mantenere intatto il bacino di consensi che venivano attribuiti all’esponente di Sel.
Gli altri candidati, Sturzo, Ferro, De Luca, Giacalone, Di Leo e Pinzone, sostenuti da movimenti locali si dividono circa il 4,5% dei consensi, e difficilmente vedremo qualcuna delle loro liste nella prossima Assemblea Regionale.
Per quanto riguarda appunto l’Assemblea, molto difficile, se non impossibile, che le attuali coalizioni riescano a guadagnare la maggioranza (46) dei seggi in palio, neanche considerando gli 8 del listino.