Rassegna Stampa TP: Pdl diviso su Monti, da Draghi assist a Merkel.
Oggi i maggiori quotidiani si occupano della spaccatura interna al Pdl dopo la conferenza stampa dell’ex premier Silvio Berlusconi a Villa Gernetto avvenuta sabato. Le parole del Cav “Il governo Monti ha varato manovre recessive. Valuteremo se dargli ancora la fiducia” hanno diviso il partito. I dirigenti del Pdl hanno preso le distanze dalle dichiarazioni estreme di Berlusconi. Alfano per ora tace. Il leader Udc Casini è lapidario: “In questi anni ha devastato l’unità dei moderati. Sono convinto che alla fine si ritroverà da solo”. Il segretario Pd, Pier Luigi Bersani si dice “preoccupato dalle parole di Berlusconi”. Secondo il Corriere “Berlusconi non vuole cedere”. La Stampa invece rivela lo sfogo di Alfano: “I nostri programmi non cambiano”. Repubblica etichetta le parole di Berlusconi come “una follia eversiva che destabilizza il paese” e lo descrive come un “uomo solo”. Dello stesso avviso è Antonio Polito nel suo editoriale sul Corriere. Per Mario Sechi (Tempo) “risolverà tutto il generale spread”.
Interviste:
La Repubblica: Il Cavaliere come Grillo mette a rischio l’Italia. I moderati ora accelerino (intervista al presidente della Camera Gianfranco Fini)
La Repubblica: Il Capo è ancora lui Angelino se lo ricordi (intervista a Daniela Santanchè)
Altro tema caldo che i giornali trattano è il sì del presidente della Bce, Mario Draghi, ai controlli sui bilanci dei paesi europei e al supercommissario Ue. Draghi appoggia quindi le proposte della Cancelliera, Angela Merkel. “Sarebbe intelligente se i governi esaminassero attentamente la proposta avanzata dalla Cancelliera sul supercommissario Ue” ha dichiarato Draghi in un’intervista a Der Spiegel. Secondo Il Giornale “Draghi vuole l’Europa in mano a Berlino”. La Stampa invece delinea “la prossima mossa di Draghi”.
Altre notizie. La Consulta dei Caf (centri di assistenza che assistono i contribuenti nell’adempimento del loro dovere fiscale) ha lanciato l’allarme sul rischio caos che si potrebbe verificare al pagamento della rata Imu. Molti Comuni infatti non avrebbero ancora inviato i dati contenenti le aliquote grazie alle quali ogni cittadino sa quanto deve sborsare per la tassa sulla casa. Da qui la richiesta di spostare la data del saldo dal 17 al 31 dicembre onde evitare un ingorgo di procedure. Il Sole 24 Ore rivela: “La metà dei sindaci spinge l’Imu al massimo”. La Stampa titola: “Manca il tempo. Imu da rinviare” . Ma per Salvatore Padula (Sole 24 Ore) il ritardo “non è solo colpa dei sindaci”.