Europee: PDL soffre tra i cattolici, PD crolla tra i laici
Il voto alle Europee 2009 tra chi va a messa tutte le domeniche: sensibile il calo del PDL, a vantaggio di Lega e UDC
I dati emergono dall’analisi dell’instant poll condotto da Termometro Politico il 6-7 giugno su un campione di 8.000 casi. Pesa il caso Noemi: rispetto al 2008 il PDL scende solo dello 0,7% tra chi non va mai a messa, mentre lascia sul campo 4,2 punti tra chi frequenta saltuariamente funzioni religiose e 4,1 tra i praticanti più assidui. Crollo PD tra i non praticanti (-14%), a vantaggio di radicali e sinistra. Lega e IDV, crescita in tutte le fasce. TUTTI I DATI
[ad]L’analisi dei dati per fasce di elettori suddivisi per la loro frequenza a messa (confronto con i dati 2008 tratti dallo studio ITANES) mostra, a nostro parere in maniera inequivocabile – anche se è difficile valutare l’effetto diretto di una singola questione -, che la vicenda Noemi ha avuto un effetto non trascurabile per il PDL. Infatti, mentre le perdite tra gli elettori non praticanti (“mai”) sono minime, tra gli elettori che frequentano la chiesa saltuariamente o costantemente, il PDL perde il 10% dell’elettorato, a vantaggio di UDC nella fascia dei cattolici praticanti, a vantaggio della Lega tra i i cattolici saltuari
Il PD perde in tutte le fasce, in maniera drammatica tra gli elettori non praticanti (-14%), causa la presenza dei radicali che in quella fascia raggiungono il 6%.
Costante invece l’aumento dell’IdV in tutte le fasce di elettorato, segno a nostro parere che ci siano solide basi per una strutturazione del partito di Di Pietro.