Alfano tempera il sapore della sconfitta, ma non diventa leader
[ad]E poco male se gli avversari intellettuali lo definiscono il “Caimano dal volto umano” (elegante definizione di Massimo Giannini della “Repubblica”), grande disastro invece se così continuerà ad essere percepito da una larga fetta di elettori moderati.
Quel gruppo sociale, in realtà, avrebbe pure mandato un segnale moderatamente incoraggiante per il centrodestra e, ad un tempo, assolutamente temibile per la buona salute della democrazia in Italia. Il 53% degli elettori, piuttosto che trovare nuova collocazione dopo le ripetute scottature col centrodestra, preferisce restare a casa.
A dimostrazione che la maggioranza dei siciliani e degli italiani – nell’ultimo sondaggio Emg fra indecisi e astenuti si arriva ad un 47% – trova inaccettabile dare un voto a sinistra o in tanti casi affidarsi alla protesta di Grillo. Un mare di elettori, ancora in attesa di un leader affine a cui poter consegnare con qualche speranza istanze modernizzatrici.