Si scrive Sicilia, si legge Italia: Grillo, Crocetta e l’astensionismo
Crocetta ha battuto Musumeci: da circa un mese ci si era resi conto che la lotta per il vertice della regione sarebbe stata tra loro due ma, questa volta, i sondaggi non sono stati del tutto veritieri: quasi tutti i sondaggisti davano Musumeci in testa. Nessuno si aspettava un distacco di quasi 6 punti percentuali tra i due competitor. Di sicuro non avranno fatto bene al candidato del centro destra le parole di Berlusconi pronunciate qualche giorno prima del voto, né i vari scandali delle regioni Lazio e Lombardia. Musumeci, d’altronde, aveva capito che il Cavaliere avrebbe potuto nuocere più che aiutare la sua candidatura, ed è stato per questo che in Sicilia è arrivato Alfano, e non Berlusconi, a sostegno suo e dei candidati del PDL. PDL che ha avuto un forte ridimensionamento: sono lontani i tempi del 61 a 0 che vide Miccichè come demiurgo.
[ad]Il lavoro di Crocetta sarà difficile: cercare di risollevare una regione quasi in fallimento, una regione con un numero di dipendenti quattro volte superiore alla Lombardia, una regione dalla quale i giovani continuano ad andare via e che si sentono persi dietro a contratti a progetto e, spesso, in nero.
La coalizione che lo ha sostenuto mette insieme PD ed UDC, più altri vari movimenti territoriali che hanno inciso non poco nella sua elezione, e questa coalizione si pensa possa essere ripetuta anche a livello nazionale. D’altronde Casini non ha nascosto questa volontà ma le ritrosie maggiori provengono dall’area sinistra del PD che, all’alleanza con lo scudo crociato, preferirebbe quella con SEL.
Indipendentemente dai colori politici la Sicilia ha dato prova di sperare in un cambiamento: un presidente antimafia, sotto scorta da 10 anni per essersi messo di traverso contro le famiglie mafiose di Gela, e in più gay, è una prova di apertura dei siciliani a questo governo. Lontano dalla figura del siciliano classico, omofobo e mafioso con coppola e lupara, i siciliani sperano in vero cambiamento.
Certo, governare per Crocetta non sarà facile : secondo i calcoli avrà a disposizione 39 deputati su 90. Questo significa che l’instabilità politica potrebbe farla da padrone a meno che non si arrivi a compromessi.
Ma, di compromessi, i siciliani appaiono stufi…