Dal Blog: La deriva partitocratica di Grillo

Pubblicato il 31 Ottobre 2012 alle 10:46 Autore: Eugenio Angelillo
Dal Blog: La deriva partitocratica di Grillo

Non mi soffermerò troppo sulle ridicolaggini contenute nel Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento che peraltro troverete esaurientemente commentate qui, anche se la frase «I parlamentari sono tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto”» sfide le più alte vette del surrealismo e meriterebbe una disanima a parte.

No, piuttosto voglio parlare delle regole per l’individuazione dei candidati al parlamento. Dunque, e cito dall’articolo di Fabio Chiusi precedentemente linkato

A potersi candidare a una poltrona a Camera e Senato, infatti, saranno soltanto «tutti coloro che si sono presentati alle elezioni comunali o regionali certificati con il logo del MoVimento 5 Stelle o Liste Civiche 5 Stelle e avranno compiuto almeno 25 anni a febbraio 2013»

Quindi per candidarsi con Grillo non occorre essere competente, esperto, persona di specchiata onesta’. No, basta essersi iscritto al MoVimento qualche mese fa ed essersi presentato alle elezioni in qualche sperduto comune italico. magari di 5mila abitanti, magari su richiesta di qualche amico che, a corto di candidati, vi ha chiesto il piacere di entrare in lista.

Ovviamente lo stratagemma non eviterà di ritrovarsi qualche Scilipoti in lista, i furbi, essendo tali, avendo fatto il salto della quaglia già da un pezzo. Ne’ la norma che prevede la non candidabilità   per chi già  ricopre un incarico elettivo eviterà  al buon Grillo di ritrovarsi qualche simil-Favia in parlamento. Se Favia infatti non si candiderà  potrà  sempre piazzarci l’amico del cuore, e Casaleggio sara’ punto a capo a rosicarsi il fegato.

Dunque “fatta la legge trovato l’inganno”, vale per tutte le regole, massimamente per quelle stupide.

Tuttavia il messaggio del regolamento e’ chiaro: si premia l’appartenenza e l’anzianità di servizio, non il merito, non le capacita’.

Che poi ‘e quello che Grillo rinfaccia ai partiti e alla Kasta.

Se questo regolamento sia dovuto alla cattiva fede nel voler controllare i propri deputati evitando di infilarci gente capace di esprimere una leadership alternativa a quella di Grillo o che sia frutto della coscienza di essere incapaci a gestire un partito in tumultuosa crescita, onestamente non sono in grado di giudicare ma in entrambi i casi e’ un sintomo della profonda inadeguatezza al governo de MoVimento 5 Stelle.

E onestamente non vedo quale sia il vantaggio per il paese nel sostituire ai burattini incapaci di Berlusconi i burattini incapaci di Grillo