Rassegna Stampa TP: Il governo interviene sulla Fiat, clima teso nell’IdV.
Oggi i maggiori quotidiani danno ampio spazio all’intervento del governo sul caso dei licenziamenti Fiat annunciati dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. L’ad aveva infatti dichiarato che 19 dipendenti dello stabilimento di Pomigliano sarebbero stati messi in mobilità. Una decisione presa dopo che un giudice aveva disposto il reintegro di 19 iscritti alla Fiom. Il ministro del Welfare, Fornero, ha invitato Marchionne a ripensarci. Più duro il collega dello Sviluppo, Corrado Passera: “La mossa di Marchionne non mi è piaciuta”. Per il Foglio le dichiarazioni del governo sono “un attacco alla libertà di impresa”. Per l’Unità invece la “Fiat è una giungla”. Repubblica rivela: “Spunta l’ipotesi di un lodo Monti”. Il Corriere delinea “la strategia dei quattro marchi di Torino”. Il Sole 24 Ore titola: “Chi paga il conto della doppia forzatura”. Il Corriere svela un retroscena: “La mossa del ministro per riaprire il tavolo con Fiom”.
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Altro tema caldo di cui si occupano i giornali è la bufera che ha avvolto Antonio Di Pietro e il suo partito, l’Idv. Il segretario, dopo le polemiche seguite alla trasmissione Report che svelava una gestione sospetta delle finanze del partito, ha dichiarato: “Qui a maggio andiamo a casa: non entriamo in Parlamento. L’Idv è finita domenica, a Report”. Parole dure seguite dall’endorsement a Grillo: “Se resteremo fuori dal Palazzo, tiferemo per Beppe Grillo”. La risposta del comico non si è fatta attendere: “Di Pietro ha commesso errori ma è l’unico che ha tenuto la schiena dritta in un Parlamento di pigmei. Il mio auspicio è che il prossimo Presidente della Repubblica sia lui”. Per l’Unità si tratta del “predellino di Tonino”. La Stampa titola: “Il mito infranto del partito degli onesti”. Per il Giornale “Grillo sta con i comunisti”. Travaglio nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano difende l’ex pm. Libero scrive “l’autonecrologio di Di Pietro: servo del potere”. Per Avvenire, le parole di Di Pietro segnano “la fine dei partiti personali”. Repubblica rivela “le mosse di Grillo”. Il Manifesto parla di “passaggio d testimone” tra Di Pietro e Grillo.
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Altre notizie. L’ex premier Silvio Berlusconi ha cambiato di nuovo idea. In un’intervista rilasciata per l’ultimo libro di Bruno Vespa, il Cavaliere ha dichiarato: “Non faremo una campagna elettorale contro Monti”. Parole che confermano il caos e la confusione che regnano all’interno di un Pdl che ancora sta cercando la quadra su primarie, alleanze e legge elettorale. Il Giornale rivela: “Alfano lancia l’election day. E Berlusconi dà il via libera”. La Stampa fa le pulci alle casse di un Pdl in crisi “di liquidità”. Alessandro Cattaneo (Pdl) sindaco di Pavia e leader dei formattatori si candida alle primarie dalle colonne del Mattino: “Sarò il Renzi del Pdl, il partito ha bisogno di un turnover”. Ma per il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, “le strategie del centrodestra sono di carta”.