Analisi del voto in Sicilia: oltre le percentuali

Pubblicato il 2 Novembre 2012 alle 20:19 Autore: Giuseppe Martelli
voto in sicilia

Dopo le recenti elezioni in Sicilia, come sempre accade in questi casi, il dibattito mediatico e politico si è concentrato sull’analisi dei numeri e del risultato. All’indomani dell’esito  elettorale una prima indicazione sui flussi elettorali è stata fornita dall’Istituto Cattaneo, che ha evidenziato la relazioni tra il successo di Grillo e i voti persi dal centro-sinistra. Aggiungiamo noi che l’astensione record ha penalizzato il centro-destra in maniera più consistente rispetto agli altri partiti tradizionali.

[ad]Partendo da queste considerazioni mettiamo a disposizione una brevissima analisi sui valori assoluti dell’ultima tornata elettorale abbandonando per un istante le percentuali. E’ ovvio che una lettura strettamente numerica del dato è riduttiva e non è nostra intenzione offrire alcuna interpretazione, cerchiamo piuttosto di definire i alcuni punti sui quali sarà utile concertare future analisi.

Ci serve in ogni caso partire da due dati certi:

-Il risultato siciliano ha dimostrato la permeabilità dell’elettorato meridionale al messaggio grillino aprendo nuovi scemati anche per le prossime elezioni politiche del 2013

-L’astensione è ormai un elemento determinante all’interno di ogni tornata elettorale e nel contesto italiano, caratterizzato da sempre da una grande partecipazione,  questo dato necessita di un maggiore approfondimento. Infatti se da un punto di vista numerico l’area del non voto è facilmente definibile, non si può dire altrettanto delle cause che la determinano specialmente in realtà “complicate” come quella siciliana.

voto in sicilia

Rispetto ai numeri occorre concentrarci in primo luogo sull’analisi dei due blocchi di centro-destra e di centro-sinistra.

Votanti 2008 Votanti 2012 Diff
3098726 2203683 895043

 

Blocchi 2008 Voti Blocchi 2012 Voti Diff
Csx 770.059 Csx 502.111 -267.948
Cdx 1.728.285 Cdx 944.647 -783.638

 

I blocchi del 2012 sono stati “ri-aggregati” in base alla formazione del 2008 nonostante, come è noto, il centro-destra nell’ultima tornata elettorale si sia presentato diviso con l’Udc schierata addirittura a sostegno del candidato di centro-sinistra.

I numeri rivelano quindi l’impressionante aumento degli astenuti rispetto al 2008 e la netta perdita di consensi del blocco conservatore in Sicilia.

 

Partiti Reg 2008 Partiti Reg 2012 Diff
PD 505.420 PD 257.274 PD -248.146
PDL 900.149 PDL 247.351 PDL -453.463
Sinistra Arc 131.213 MP (Croc lista) 118.346 UDC -128.999
Idv 49.726 Udc 207.827 IDV 18.012
Fino. Pres 83.700 Mus Pres 107.397 MPA 188.681
Lomb. Pres 119.892 Mpa 182.737 SINISTRA 72.460
Udc 336.826 Grande Sud 115.444
Mpa 371.418 Fli 83.891
Idv 67.738
Sinistra 58.753

Osservando nello specifico i risultati delle vare i liste notiamo come la perdita in termini di voti caratterizzi l’intero schieramento partitico con un sostanziale dimezzamento dei consensi di tutte le lista tranne l’Idv di Di Pietro, che nel 2012 ottiene 18000 voti in più rispetto alle ultime regionali.

Naturalmente è difficile ricostruire i flussi senza ulteriori dati. Non sappiamo, ad esempio, se gli elettori che nel 2012 hanno votato i partiti di centro-destra si siano rifugiati nell’astensione o in altre formazioni, Grillo fra tutti. Lo stesso ragionamento vale all’interno del centro-sinistra anche se, da questo punto di vista, abbiamo qualche indicazione più precisa fornita dall’Istituto Cattaneo.

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