[ad]Oggi i maggiori quotidiani si occupano delle modifiche al dl di Stabilità, studiate dai relatori della maggioranza. Sarà riveduta la stretta sugli sgravi: si prevede di eliminare alcune voci dal tetto di 3 mila euro, in particolare gli interessi passivi sul mutuo. Inoltre è sempre più probabile un aumento delle detrazioni sul lavoro dipendente. E’ prevista inoltre la revisione della franchigia di 250 euro, a partire dalle spese mediche. Il Corriere stila le “modifiche alla legge”. Il Sole 24 Ore rivela: “Destinati al bonus ricerca i fondi del piano Giavazzi”. Il Giornale parla di “follia Cgil: non vuole gli aumenti di stipendio”.
Il governo è stato battuto tre volte durante l’esame del decreto legge sui tagli alla politica. Uno degli stop arriva da un emendamento presentato dalla Lega che consente da subito a Comuni ed Enti locali di revocare a Equitalia la riscossione dei tributi. Il governo è stato inoltre battuto su un emendamento che allunga sospensione del pagamento delle tasse per gli abitanti delle regioni terremotate. Infine è passato un emendamento che cancella le penali per l’estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni. Il Messaggero parla di “maggioranza inquieta”. Per il Corriere, “il governo galleggia nel vuoto dei partiti”. Repubblica rivela le intenzioni del premier: “Monti: se volete torno a Milano”.
Altre notizie. In una nota, la Fiat ha precisato che “sarà il mercato a decidere il rientro in fabbrica dei cassaintegrati Fiat”. Parole che servono a gettare acqua sul fuoco dopo che era stato disposta la messa in mobilità di 19 dipendenti dello stabilimento di Pomigliano. Repubblica rivela: “Fiat ora si muove la Procura: Su Fiom condotta anti sindacale”. Per il Corriere, “il governo registra i primi segnali di disgelo da Torino”. Il Sole 24 Ore commenta: “Al Quirinale non piace la linea dura”. Il Giornale consiglia Marchionne “di farsi furbo”. Libero si chiede se “i 19 operai Fiom valgono quanto 500mila disoccupati”.
E’ stata bocciata da Bersani l’intesa tra Grillo e Di Pietro. “E’ un ticket che marcia in una direzione non utile al Paese, né come modello democratico, né per affrontare i problemi del Paese”. Il capogruppo dell’Idv Massimo Donadi attacca il suo leader: “Ormai è come Berlusconi”. Di Pietro dal canto suo si ritiene vittima di un “killeraggio mediatico”. Per il Giornale “Grillo, dopo l’Idv si vuole mangiare anche i Radicali”. Repubblica titola: “La leadership dei blogger”. L’Unità commenta: “Rinnovamento e dispotismo”. Per Travaglio “l’alleanza Idv-M5S ha creato il panico tra i partiti”.