Dopo gli ultimi sondaggi, immediatamente successivi al risultato elettorale siciliano, il sondaggio di Ipr del 2 Novembre risulta fondamentale nel capire alcune tendenze e nel ricercare la conferma (o la smentita) di determinati aspetti.
LISTE | % |
PD | 30 |
M5S | 18,5 |
PDL | 14 |
UDC | 6 |
IDV | 5 |
LEGA NORD | 5 |
SEL | 4,5 |
FLI | 2,5 |
FDS | 2 |
LA DESTRA | 2 |
PANNELA BONINO | 1,5 |
VERDI ECOLOGISTI | 1 |
PARTITO SOCIALISTA | 1 |
ALTRI | 7 |
Area non voto | 46 |
In realtà i dati rivelano quello che era facile aspettarsi dopo il voto in Sicilia. Pd e M5S continuano a crescere confermandosi, seppur con un corposo distacco, i primi due partiti del “nuovo scenario” politico italiano.
[ad]Forse, anche in virtù della prova non esaltante del cartello Idv-Sinistra, sia il partito di Vendola che quello di Di Pietro evidenziano percentuali che denotano evidenti difficoltà; specialmente l’ex Pm di Manipulite deve fronteggiare accuse pesanti dopo la puntata di Report di domenica 28 Ottobre.
Rimane drammatica la situazione nel campo di centro-destra dove Lega e Pdl non raggiungono, insieme, il 20%. Specialmente il partito di Berlusconi sembra attraversato da troppe divisioni e, le primarie, più che un fattore di entusiasmo potrebbero rappresentare davvero il de profundis della creatura di Berlusconi.
Assente ingiustificato appare il Centro, che continua a dimostrarsi elettoralmente inconsistente e politicamente poco decisivo per le sorti del Paese. Tale considerazione viene rafforzata dalla impossibilità (praticamente riconosciuta da tutti) di modificare la legge elettorale esistente.
In conclusione vogliamo evidenziare l’ennesimo tentativo di alcuni partiti di modificare una legge elettorale per “far vincere meno” lo schieramento avversario dato per vincente. Sia Udc che Pdl, stanno infatti pensando di intervenire su Porcellum per “stemperare” il premio di maggioranza lasciando scenari aperti a nuovi governi tecnici.