Proiezione Affluenza Regionali 2010: studio preliminare
Proiezione Affluenza Regionali 2010: studio preliminare
In questo studio preliminare tratteremo alcune analisi di interpolazione sulle serie storiche di affluenza delle 13 regioni che vedranno nel 2010 rinnovare il Consiglio Regionale. Considereremo tutti i dati dal 1994 ad oggi, suddivideremo poi le serie in tre parti, Elezioni Politiche, Elezioni Europee ed Elezioni Regionali. Stabiliremo quali siano le regioni che mostrano un andamento stabile o quantomeno razionale nell’afflusso elettorale e tenteremo di indicare alcuni fattori su cui basare le effettive proiezioni per le Elezioni Regionali 2010. Mostreremo come non si potrà creare un modello matematico unico per le 13 regioni e questo sarà fondamentale per calibrare tutte le possibili future analisi.
Per prima cosa, abbiamo catalogato in un’unica tabella le Elezioni nelle 13 regioni considerate in ordine cronologico, includendo la media nazionale
Un primo spunto che possiamo proporre al lettore interessato è quello di individuare se vi siano delle elezioni che mostrano lo stesso trend. Consigliamo di osservare i terzetti REG-POL-EUR e le coppie REG-EUR. Altro indicatore che consigliamo di contrallare, gli incrementi relativi tra elezioni dello stesso tipo: quindi per esempio controllare la differenza relativa tra EUR99-EUR94 e contrallare quale sia il trend su tutte le altre coppie della stessa tipologia. Questo studio verrà da noi affrontato largamente nel prossimo articolo.
Per un confronto puntuale con le ultime due regioni che hanno già visto rinnovare il consiglio regionale (Abruzzo 2008 e Sardegna 2009), potete consultare la seguente tabella
Osservare il crollo dell’affluenza alle elezioni europee in Sardegna come il crollo alle regionali in Abruzzo: questi due aspetti potrebbero essere fondamentali su larga scala.
Produrremo per ogni regione tre differenti grafici, riferito alle tre tipologie di elezioni differenti. Per ogni tipologia di elezione indicheremo la serie storica dei dati di affluenza regionale ed interpoleremo questo andamento con tre funzioni: una legge di potenza, una funzione lineare ed una funzione quadratica. Dato l’esiguo numero di dati, non possiamo utilizzare interpolazioni con più di 3 parametri (l’interpolazione a potenza può avere uno oppure due o tre parametri, a seconda se si voglia includere un’intercetta sulle ordinate, ovvero l’asse verticale). Indicheremo poi il relativo valore di R2 che permetterà di stabilire in linea generale quanto l’interpolazione sia efficiente ed attendibile. Più questo valore è prossimo ad 1, più abbiamo verosimiglianza (in modo necessario ma non sufficiente).
Di seguito, i grafici per tutte e 13 le regioni in ordine alfabetico, in cui la serie storica (i dati reali) sono contrassegnati da un asterisco azzurro “X”.
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Piemonte
Puglia
Toscana
Umbria
Veneto
Le medie nazionali possono essere infine visualizzate in questo grafico
Italia
Conclusioni: le 3 interpolazioni per ognuna delle 3 tipologie di elezioni hanno fornito risultati differenti, a seconda della regione in esame. Per ogni regione, indichiamo di seguito i possibili modelli matematici da seguire per le proiezioni finali.
Graficamente, le proiezioni di interpolazione per le Elezioni Regionali 2010 possono essere espresse come