L’antipolitica conquista gli italiani, ma Mario Monti sconfigge Grillo

[ad]L’antipolitica piace a circa 6 italiani su 10, ma Beppe Grillo – forse il più genuino interprete del senso di rivalsa degli italiani verso il potere politico in Italia – potrebbe non essere in connessione con l’elettorato In caso di sfida diretta con l’attuale premier Monti, in effetti, Grillo verrebbe nettamente sconfitto. È il responso del recente sondaggio Ipsos divulgato nell’ultima puntata di Ballarò a dare per la prima volta la dimensione del successo della contestazione alla casta dei politici e, soprattutto, delle perplessità della maggioranza degli elettori circa il funzionamento del Movimento 5 Stelle, la capacità degli attivisti di Beppe Grillo di resistere alle lusinghe del potere e l’affidabilità dello stesso comico genovese.

L’onda dell’antipolitica si rivela ancora un sentimento largamente diffuso fra gli italiani. Il 58% del campione interpellato risponde che le critiche ai politici e ai loro privilegi rappresenta un “risveglio dell’opinione pubblica”, a fronte di un 34% di chi ritiene negativo porli sotto tiro con una sorta di caccia alle streghe.

Sappiamo che il beneficiario principale di questo malcontento è indubbiamente il MoVimento, nelle intenzioni di voto è al 19% e presidia saldamente la seconda posizione nel ranking delle formazioni politiche presenti in Italia. Questo consenso, però, non è una delega in bianco dei delusi dai partiti tradizionali in favore di Grillo e dei suoi militanti. Anzi, dal rilevamento Ipsos emerge una sorta di fiducia critica.

Per il 34% degli italiani l’M5S è un partito come gli altri, mentre un altro 28% lo considera in mano ad un padre-padrone. Circa un 26% lo reputa aperto e democratico. Questo dato, però, è il meno preoccupante se si analizza il 26% in termini di elettorato potenziale. La stessa interpretazione può essere data al successivo quesito sugli effetti dell’ingresso in Parlamento di molti grillini: per il 31% questo comporterebbe l’inizio di un vero cambiamento, mentre il 58% ritiene che diverrebbero uguali agli altri politici.

Decisamente peggiore è il sentiment verso Beppe Grillo: per il 70% degli italiani è un leader inaffidabile e, pur sconfiggendo nettamente Berlusconi, nel caso di una sfida a due dovrebbe soccombere dinanzi alla candidatura di Mario Monti. Con proporzioni nette: l’attuale premier viene preferito dal 59% degli elettori, mentre il 25% convergerebbe sul portavoce del MoVimento.