[ad]Oggi i maggiori quotidiani nazionali danno ampio spazio ai violenti scontri tra studenti e polizia che si sono susseguiti nelle città italiane ed europee durante la manifestazione anti-austerity promossa dalla confederazione europea dei sindacati. Gli episodi più gravi si sono registrati a Roma e Torino dove un poliziotto è stato circondato e bastonato. Violenze anche a Madrid e Lisbona. Il segretario della Cgil, Susanna Camuso attacca: “Stanno strangolando il lavoro”. La Stampa parla di “preoccupante spirale di violenza politica”. Per il Corriere bisogna dire “no al giustificazionismo dei professionisti del caos”. Dello stesso avviso Messaggero (Nessun alibi per i violenti) e Sole 24 Ore (Non è mai la violenza a creare lavoro). Il Giornale attacca: “Volevano il morto e Grillo sta con loro”. Il Foglio scrive: “Quando la retorica è violenta”. L’Unità indica i colpevoli: “Sono gli ultras della strada”. Di diverso avviso il Manifesto che scrive “I tecnici del manganello”. Il Fatto Quotidiano spiega che le violenze sono colpa dei “governi”.
Altro tema caldo di giornata riguarda la tensione che corre tra i partiti dopo l’annuncio del ministro dell’Interno sul voto regionale anticipato in Lombardia, Lazio e Molise previsto per il 10/11 febbraio. Il segretario del Pdl Angelino Alfano, appoggiato dall’Udc, ha chiesto di “anticipare le elezioni Politiche”. “In questo modo si condanna l’Italia a cinque mesi di campagna elettorale. Così ci si mette in ginocchio ai piedi di Bersani” ha spiegato Alfano che ha ventilato anche la possibilità “di staccare la spina al governo” per accorpare Politiche e Regionali a febbraio. Repubblica rivela: “Berlusconi al bivio: rischiamo di morire”. Per il Corriere il “premier è isolato” mentre il “Quirinale non vuole il voto anticipato senza riforma elettorale”. Il Sole 24 Ore parla di “miscela esplosiva”. Il Foglio scrive di “Petardi elettorali e lista Monti”. Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, invoca “Draghi alla guida del governo”.
E’ alta tensione tra Israele ed Hamas dopo che un’incursione mirata dell’aviazione israeliana ha fatto fuori Ahmed al- Jaabari, capo dell’ala militare di Hamas. Il movimento islamico promette vendetta: “Israele ha spalancato le porte dell’inferno”. Per La Stampa si tratta di un “blitz per evitare l’alleanza tra jihadisti vecchi e nuovi”. Per il Corriere “torna la paura di un conflitto”.