La vittoria di Fassino: analisi del voto
[ad]Per analizzare il dato dal punto di vista geografico, è stata messa a confronto la distribuzione del voto delle primarie 2011 con quella dei consensi del centrosinistra alle ultime consultazioni della stessa tipologia di quelle che si avranno nel 2011 – Comunali 2006 – e le ultime consultazioni elettorali in assoluto – Regionali 2010.
Il grafico mostra con chiarezza alcuni trend ben precisi, ed alcuni segnali che sono da interpretare come gli unici campanelli di allarme in una giornata altrimenti perfetta.
In primo luogo si nota il forte incremento del peso delle circoscrizioni storicamente avverse alla sinistra, la I e la VIII. L’ottimo risultato ottenuto da Passoni proprio in queste due circoscrizioni lascia intendere una certa correlazione tra i due dati, fugando le ipotesi di inquinamento del voto e lasciando anzi intendere una capacità di penetrazione del centrosinistra in questi due quartieri.
Per altre circoscrizioni si può parlare di stabilità, come la II, di lieve incremento, come la IV, o decremento, come la X, ma sicuramente il centrosinistra deve riflettere sul calo della circoscrizione VI, dove più forte negli ultimi anni è stata la penetrazione leghista, ed il vero e proprio crollo della III, che cede addirittura il suo ruolo di principale serbatoio di voti della coalizione.
Tirando le somme, la giornata torinese si può sotto tutti gli aspetti considerare trionfale per il centrosinistra, ma al tempo stesso carica Fassino, il PD e la coalizione tutta della non trascurabile responsabilità di mantenere fede all’immagine vincente offerta il 27 febbraio, a fronte di un centrodestra che, a questo punto, potrà giocare con spregiudicatezza all’attacco sapendo di non avere nulla da perdere.
Matteo Patané
(Blog dell’autore: Città Democratica)