Flussi elettorali 2008-2010: il comune di Milano
La tabella, ottenuta con un regressione lineare multivariato[6] in questione è la seguente:
Dei 90 coefficienti calcolati circa un quarto risultano fuori dall’intervallo atteso [0:1]. Tuttavia la gran parte di essi sono vicinissimi allo 0 e, come suggerisce il Goodman, possono essere eguagliati allo 0. Destano qualche perplessità i coefficienti relativi a SA/PDL, IDV/NonVoto e Altri/PDL. Tuttavia essendo il totale dei voti affetti da coefficienti negativi, o comunque oltre i limiti, inferiore al 15%, e più esattamente pari all’11%, in accordo con la letteratura possiamo ancora ritenere valida l’analisi.
[ad]Riguardo all’unico coefficiente superiore a 1, cioè quello che descrive il flusso tra i non votanti del 2008 e quelli del 2010, si e’ proceduto in questa maniera. Prima si sono azzerati tutti i coefficienti negativi sulla colonna del Non Voto, e quindi si è imposta la regola che la somma dei coefficienti sulla colonna debba necessariamente essere eguale a 1. Si è quindi sottratto a 1 la somma di tutti coefficienti positivi della colonna e il risultato è stato assunto come coefficiente corretto.
Infine i voti scartati con l’azzeramento dei coefficienti negativi sono stati riassegnati alle celle con valori positivi tramite un algoritmo ipf[6] che ha calcolato la matrice definitiva che rappresenta i flussi di voti in uscita dai partiti del 2008:
A questa matrice dei flussi in uscita corrisponde una matrice di flussi in entrata che ci illustrano la composizione interna del voto ai partiti del 2010:
Considerazioni
L’area dell’astensionismo pare abbastanza solida. Nel 2010 oltre in pratica a riconfermare tutti gli astensionisti del 2008 conquista ampie porzioni di voto dai due partiti maggiori: oltre il 35% degli elettori che nel 2008 han votato PDL e oltre il 21% di ex-elettori del PD. Sebbene quantitativamente inferiori appaiono significativi anche altri due dati. Oltre il 30% degli elettori della sinistra radicale (SA) non ha votato nel 2010, scelta condivisa con l’80% dei nuovi elettori, che comprendono neo-maggiorenni e nuovi immigrati.
(per continuare la lettura cliccare su “3”)