Un anno di Monti, venti anni di spread

Pubblicato il 16 Novembre 2012 alle 15:37 Autore: Redazione

Un anno fa il mandato a Mario Monti. Con l’Italia in piena emergenza spread l’accordo bipartisan Pd-Pdl con l’apporto del Terzo Polo caldeggiò la sua designazione a premier, con l’abile regia politica del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Fra manovre Salva-Italia e misure per avviare le riforme economiche nel paese, quella delle pensioni e del lavoro su tutte, l’esecutivo dei tecnici è passato per una sequela di gaffe, di lacrime, di conseguenze non previste – l’emergenza esodati – e una revisione della spesa pubblica la cosiddetta Spending Review.

A distanza di un anno molti dei sostenitori del governo tecnico sono rimasti tali riconoscendo all’ex commissario europeo di aver allentato,  al suono di manovre correttive dei conti pubblici e di un’azione di moral suasion in sede comunitaria per proteggere i titoli di Stato dagli attacchi speculativi, la pressione sul debito pubblico. Un risultato da consolidare nei prossimi mesi e nei prossimi anni, ma che ha cambiato la prospettiva dell’Italia finita – a ragion veduta – nell’occhio di chi scommetteva sul default di Roma.

Alcuni, annidati per lo più nell’entourage del leader del Pdl Silvio Berlusconi, pensano  altresì che il governo Monti abbia soltanto impoverito gli italiani.

A capeggiare l’ala degli intransigenti è lo stesso ex premier, che dopo essere stato defenestrato da palazzo Chigi sotto il rullo compressore dei mercati finanziari a più riprese ha abbracciato la causa dei contestatori dell’euro, coltivando di volta in volta progetti improbabili di uscita dalla moneta unica, di cacciata dalla moneta unica dell’austera Germania, lo stampaggio delle banconote per svalutare il debito pubblico – anche al costo di produrre un alto tasso d’inflazione. A villa Gernetto, all’indomani della condanna a 4 anni di carcere per frode fiscale nell’ambito del processo per i diritti televisivi Mediaset, la punta più alta di ostilità verso la cancelliera tedesca Angela Merkel e verso il governo Monti, preconizzando il ritiro della fiducia ai tecnici.

Circostanza che non si è verificata, ma proprio nel giorno dell’anniversario l’ex premier – durante una visita ufficiale al suo Milan – ha duramente attaccato il governo in carica: “I tecnici? Un anno di disastri” ha tagliato corto.

Ma cosa dicono davvero i dati? Termometro Politico in occasione del compimento del primo anno di vita del governo Monti vi propone un’agile infografica (testo a cura di Giovanni De Mizio, grafica di Valeria Mosca) per orientarvi sulla dinamica dello spread, ovvero della spesa per interessi sui titoli del debito pubblico dagli anni ’90 ad oggi. Il raffronto compara i risultati dei governi tecnici e dei governi politici. Un modo per orientarsi e farsi di un’idea del lavoro svolto da Monti e per rendersi conto di quanto sia stato vicino per ben due volte il collasso della finanza pubblica in Italia, la prima volta in concomitanza con il Caf. e più recentemente con il Cav. alla guida del potere esecutivo.

lo spread e il governo monti

 

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