Termometro Sportivo: una giornata-spezzatino
Termometro Sportivo: una giornata-spezzatino
[ad]In questa settimana europea, finalmente, le squadre italiane (a differenza di alcuni pseudotifosi) sono tornate a dimostrare qualcosa di positivo: la Juve, nella partita più complessa del girone, ha mostrato di esserci ed ha avuto la meglio su un Chelsea irriconoscibile, con un sonoro 3-1. Il Milan è andato a Bruxelles a prendersi quello che, da ormai 10 anni, non le è mai sfuggito, cioè la qualificazione agli ottavi di Champions. In Europa League, poi, la Lazio, col pareggio in casa contro il Tottenham, si è qualificata, assieme all’Inter (sconfitta in Russia) e al Napoli (vincente in Svezia), ai sedicesimi. Unica eccezione l’Udinese, sconfitta dall’Anzhi e fuori dalle coppe.
Il ritorno del campionato, con questo 14° turno si presenta sempre più spalmato, con l’inizio al sabato sera e la fine al martedì. La scusa, stavolta, è la stanchezza per le trasferte Europee. La verità è il solito bisogno di diluire la presenza del calcio nostrano su più serate televisive.
Dicevamo, si inizia al sabato, alle 20.45, col derby di Sicilia tra Palermo e Catania. I rosanero sono alla ricerca di una vittoria che li possa rilanciare verso mete più consone a quelli che sono stati gli standard soliti della squadra negli ultimi anni di serie A, il Catania deve invertire una rotta che, finora, non l’ha mai vista vincere in trasferta. Le statistiche sul campo ci raccontano di una sfida che, in serie A, si è giocata poche volte e ha visto, spesso, le due squadre lottare alla pari. La prima vittoria dei rosanero è stata nella stagione 2006-2007, quando, alla fine di una partita spettacolare, i palermitani hanno sconfitto il Catania per 5-3, con le reti di Tedesco, Simplicio, Corini, Amauri e Barzagli. L’unica vittoria del rossoazzurri, però, è uno di quei ricordi che ai tifosi del Palermo fanno più male: uno 0-4 che ha schiantato i rosanero con le reti di Ledesma, Morimoto, Mascara (con un fantastico tiro da poco oltre il centrocampo) e Paolucci. Riuscirà mister Gasperini a risollevare il morale di un’intera città con una vittoria che, senza dubbio, potrebbe significare la svolta di una stagione difficile?
Alle 15.00 della domenica il calendario delle partite (sempre di meno, in realtà) mette di fronte Atalanta – Genoa, Chievo – Siena, Pescara – Roma, Sampdoria – Bologna e Torino – Fiorentina, prima della sfida più attesa della giornata.
Alle 20.45, infatti, si trovano di fronte, a Milano, il Milan e la Juventus, le due squadre che, a cavallo degli anni ’90 e ’00, si sono divise per più di 10 anni gli scudetti in palio, con le sole eccezioni romane del 2000 e del 2001. I aneddoti sportivi sarebbero troppi per vederli ad uno ad uno, ma è certo che difficilmente le due squadre si sono trovate in situazioni tanto diverse. L’una, la Juventus, va a gonfie vele verso un campionato di vertice e, dopo l’unica sconfitta con l’Inter, ha ripreso decisa la sua corsa. Il Milan, invece, alterna buone prove e risultati roboanti a sconfitte inaspettate. Entrambe, comunque, in questa settimana, possono presentarsi alla sfida a viso alto, dopo il superamento del turno in Europa. Il precedente dell’anno scorso, però, brucia ancora, in quel di Milano, con quel gol non visto di Muntari, che ha concesso ai rossoneri di trovare un’ottima e credibilissima scusa, ma pur sempre una scusa, per un secondo posto in campionato dietro i bianconeri.
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