Il discorso di Bersani a Torino: un’analisi

Pubblicato il 29 Settembre 2010 alle 20:54 Autore: Matteo Patané

[ad]A metà strada tra un comizio ed un consiglio dei ministri in piazza, il discorso di Bersani si districa tra proposte concrete e affidabili in campo economico – tipiche del personaggio – ed ellissi sui temi dove il PD fatica a trovare una posizione definita, o semplicemente dove i tecnicismi avrebbero reso indigesta al pubblico una spiegazione più dettagliata.
Il programma che ne emerge è comunque sufficientemente chiaro da permettere all’ascoltatore cosa significhi oggi appartenere allo schieramento di centrosinistra, ma di fatto non risolve il grande problema di credibilità che attanaglia il PD.

Da sempre l’azione di governo di centrosinistra ha visto promesse mantenute in maniera accettabile in termini di economia e tradite soprattutto in tema di giustizia. Le divisioni tra le aree del PD pesano inoltre come macigni sull’umore dell’elettorato.
Bersani con il suo comizio ha dimostrato di avere delle idee.
Quello che non ha dimostrato è di avere la forza di tradurle in realtà qualora fosse chiamato a farlo.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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