Emg, crescono Pd e Lega. Crolla l’Udc

Pubblicato il 26 Novembre 2012 alle 23:55 Autore: Giuseppe Martelli

Il sondaggio Emg di questa settimana è interessante almeno da due punti di vista:

LISTE 19/11/12 26/11/12 Diff %
SEL 5,9 6,1 0,2
PSI 1,2 1,2
PD 29,8 30,3 +0,5
API 0,6 0,5 -0,1
UDC 5,7 4 -1,7
FLI 2,6 2 -0,6
PLI 0,6 0,7 +0,1
MPA 0,7 0,7
GRANDE SUD 0,7 0,6
PDL 16,7 16,4 -0,3
LEGA NORD 6,5 6,8 +0,3
LA DESTRA 2,3 1,9 -0,4
M5S 17,1 17,3 0,2
IDV 2,8 2,1 -0,7
FDS 2,6 2,4 -0,2
VERDI 1,4 1,4
RADICALI 0,9 0,7 -0,2
SVP 0,4 0,5 0,1
ALTRI 1,5 1,6 0,1
AREA NON VOTO 43,5

n.b. Nella tabella manca la “prima rilevazione” della Lista “Italia Civia” 2,8%

In primo luogo l’effetto primarie sembra premiare il Pd, che ormai si attesta sopra il 30% aumentando di mezzo punto ma, soprattutto, conferma il trend positivo che dura ormai da mesi.

[ad]Il crollo più rilevante appare invece quello dell’Udc  che perde quasi due punti percentuali, ma che sconta sopratutto l’esaurimento  dell’effetto Monti, il quale non gode di estrema popolarità come testimoniano i sondaggi realizzati negli ultimi mesi. In particolare il partito di Casini rischia seriamente di scivolare sotto la soglia di sbarramento come l’Idv di Di Pietro.

Per il resto non registriamo particolari novità nello schieramento politico; nell’area del centro-destra soltanto la Lega Nord fa presenta un lieve incremento avvicinandosi al 7%, mentre il Movimento di Beppe Grillo rimane stabile vicino al 17%.

In realtà le principali novità di questo momento rivelate dai numeri sono di due tipi:

Il centro-sinistra, mobilitando la propria base, sta creando un clima di attesa e speranza utile a vincere le elezioni.

Le altre formazioni (Grillo compreso) arrancano, sia da un punto di vista mediatico, che di agenda building e si trovano costretti ad inseguire sui mass-media e non solo l’iniziativa del Pd e dei suoi alleati.

Naturalmente tutto può cambiare, sopratutto dopo le primarie e i successivi passaggi che interesseranno Renzi e Bersani.