Il Giurì blocca lo spot del Forum Nucleare
Alla fine, lo decreta anche l’autorità competente.
Da mesi il mondo di internet si era scagliato contro lo spot promosso dal Forum Nucleare Italiano, con analisi dettagliate sulla forma ed il contenuto dello spot – anche su questo blog – e parodie più o meno azzeccate di stampo espressamente antinuclearista, accusato di condurre una vera e propria campagna a favore dell’energia nucleare e della costruzione di centrali atomiche sul suolo italiano.
È stato lo stesso IAP, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, a sollevare la questione attraverso il proprio Comitato di Controllo, ed in data 18 febbraio 2011 il Giurì ha decretato l’irregolarità dello spot. In particolare la sentenza afferma:
Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità contestata non è conforme all’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, letto ed applicato alla luce delle “Norme preliminari e generali” e integrato dal disposto dell’art. 46, e ne ordina la cessazione nei sensi di cui in motivazione.
Sebbene le motivazioni specifiche della sentenza debbano ancora essere depositate, dall’analisi degli articoli chiamati in causa è possibile avanzare ipotesi fondate sulle cause che hanno condotto lo IAP a censurare lo spot.
L’articolo 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale afferma:
Art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole
La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.
Nel valutare l’ingannevolezza della comunicazione commerciale si assume come parametro il consumatore medio del gruppo di riferimento.
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