[ad]Oggi tutti i quotidiani nazionali aprono con la notizia della chiusura dell’Ilva di Taranto. La decisione è stata presa dall’azienda dopo che i magistrati avevano disposto l’arresto di sette persone tra cui il patron dell’acciaieria Emilio Riva e il figlio Fabio. L’azienda ha annunciato la chiusura di altri stabilimenti. Intanto cinquemila dipendenti dovranno stare a casa. La Fiom ha invitato gli operai a rimanere in fabbrica mentre il governo ha convocato le parti sociali e gli enti locali. Repubblica scrive: “Riva disse: una minchiata due tumori in più all’anno”. Il Corriere rivela un retroscena: “Vendola ai Riva: State tranquilli non mi sono defilato”. Il Sole 24 Ore spiega che la chiusura dell’impianto “costerà 9 miliardi”. La Stampa scrive che “Monti studia un decreto apposito per l’impianto”. Il Corriere chiede al “governo di intervenire”. Per il Messaggero “è una paradossale storia italiana”. La Stampa parla di “colpo alla credibilità del Paese”. Il Fatto Quotidiano chiede “trasparenza”. Avvenire spera che “la giustizia non distrugga la vita di migliaia di famiglie”.
L’altra notizia di giornata di cui si occupano i quotidiani, è il day after delle primarie di centrosinistra tenutesi domenica. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha contestato i dati ufficiali ritenendo lo stacco dallo sfidante Bersani più basso rispetto ai 9 punti registrati dai verbali. Intanto è partita la corsa ad assicurarsi al ballottaggio i voti di Vendola, un tesoretto di 250mila voti (Corriere). La Stampa rivela: “Bersani sfonda nei capoluoghi, Renzi vince in tre Regioni”. Per Stefano Folli (Sole 24 Ore) “Bersani ha l’opportunità di vincere innovando”. Per Repubblica “il Pd ha cambiato pelle”. Per Il Giornale “Renzi ha distrutto il monolite della sinistra”. Il Manifesto invoca “l’alleanza Vendola Bersani per battere Renzi”. L’Unità ora spera “in un partito più grande da Tabacci a Vendola”. Per Il Tempo “Renzi è il liquidatore di Bersani e Berlusconi”. Il Mattino delinea “due scenari possibili”. Libero denuncia: “Le primarie Pd sono una farsa”.