Gli strateghi di professione delle campagne elettorali
Chi sono e come agiscono i professionisti della comunicazione politica in tempo di campagna elettorale
Per Gianpietro Mazzoleni, tra i massimi esperti della materia, la comunicazione politica è “lo scambio e il confronto dei contenuti di interesse pubblico-politico prodotti dal sistema politico, dal sistema dei media e dal cittadino-elettore”.
[ad]Il consulente politico è quindi uno specialista di comunicazione politica, in grado di intervenire nelle tre fasi che, secondo la definizione di Joseph Napolitan, pioniere della consulenza politica moderna, compongono una campagna elettorale: decidere cosa si vuole dire (la definizione del messaggio); decidere come dirlo (la scelta dei mezzi); e infine, dirlo (procedere alla comunicazione). Il consulente è o, almeno, dovrebbe essere, la persona preposta a fornire le competenze tecniche necessarie a condurre le moderne campagne elettorali.
Come tutte le “giovani discipline” la comunicazione politica è spesso soggetta ad un’incapacità di definire le professionalità dotate di strumenti con cui gestire il processo della comunicazione politica. Il problema è tanto più evidente in prossimità di competizione elettorali quando, in concomitanza con l’aumento della domanda di figure professionali specifiche, sale anche il numero di quanti si inventano consulenti politici.
Cerchiamo ora di fare chiarezza sui diversi ruoli e compiti specifici.
Il settore della consulenza politica comprende diverse figure professionali. Dennis W. Johnson elenca tre tipi di consulenti: strategist, specialist e vendor.
Nella prima categoria, strategist, rientrano i consulenti e le agenzie che elaborano il messaggio della campagna, lo comunicano agli elettori, danno consulenza strategica e assistenza nel corso dell’intera campagna elettorale.
Gli specialist, invece, forniscono servizi essenziali alla campagna (il fund raising, acquisto di spazi media, la opposition research e la scrittura dei discorsi).
I vendor, infine, forniscono prodotti e servizi utili alla campagna (sito internet, stampa dei materiali, elenchi di elettori per le azioni di direct mailing).
Dopo la prima classificazione più generica entriamo nel merito dei diversi ruoli di cui anche un candidato sindaco di una città di media grandezza ha bisogno per affrontare al meglio una campagna elettorale: consulente politico generalista, campaign manager, sondaggista, addetto stampa e agenzia pubblicitaria.
Il consulente politico è la persona con cui il candidato ed il suo staff si confrontano per elaborare e mettere a punto le linee generali lungo cui muoversi. Il campaign manager è un operatore a tempo pieno. È la figura chiave della campagna elettorale e diventa il punto di riferimento di tutti coloro che lavorano alla campagna. Può assumere decisioni confrontandosi solo con il candidato, a cui solitamente è legato da un forte rapporto di fiducia. Si può essere campaing manager di una sola campagna elettorale per tornata elettorale, mentre si può fornire consulenza a più campagne in contemporanea.
Per gestire i rapporti con i giornalisti e aumentare la visibilità sulla stampa, la figura più adatta è quella di un addetto stampa. Negli ultimi anni, con la crescente centralità dei media online che influenzano la campagna elettorale, stanno cambiando riti e ritmi dell’addetto stampa. Solo per fare un rapido esempio se sino a qualche tempo fa tra le scadenze dell’addetto stampa c’era la sua abilità nel produrre notizie in tempo per la pubblicazione sul quotidiano del “giorno dopo” oggi con il proliferare di portali e siti di informazione sul web la tempistica ha subito notevoli stravolgimenti. Infatti oggi intercorre molto poco tempo tra l’invio di un comunicato stampa e la sua diffusione.
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