[ad]Nemmeno il tempo di capire cosa è successo la scorsa settimana (che, poi, era appena 3 giorni fa), che le squadre di serie A sono chiamate a tornare in campo per la 15° giornata. La Juventus si è fermata contro il Milan (seconda sconfitta dell’anno, che sia un segnale di allarme?) a causa di un rigore inesistente. L’Inter non ne ha approfittato, sconfitta lunedì a Parma, mentre si è rifatto sotto il Napoli con la vittoria di Cagliari. La sorpresa, che probabilmente non può più essere definita tale, è la Fiorentina che, pareggiando fuori casa col Torino, si ritrova a quattro punti dalla vetta, mentre la Lazio ha dominato un’Udinese mai in partita e la Roma ha battuto il Pescara, riuscendo a mantenere inviolata la propria porta per la seconda giornata consecutiva. Dietro, la Sampdoria sembra in ripresa, a scapito di un Bologna che non sa più vincere, e il Genoa coglie la prima vittoria dell’era Del Neri nel difficilissimo campo dell’Atalanta.
Il 15° turno inizia stasera, con il Milan che continua la sua caccia alla risalita in casa del Catania, uscito malconcio dalla trasferta di Palermo. Ma la squadra siciliana, tra le mura amiche, è un’altra cosa: 16 punti conquistati sui 21 a disposizione, cinque vittorie, un pareggio e una sola sconfitta (con la Juventus, con tutte le polemiche che ricordiamo). Insomma, una squadra che in casa ha fatto più di cinque volte ciò che ha fatto fuori casa (appena tre punti). Il Milan, invece, sembra giocare solo quando si accende il suo giocatore migliore, quel Stephan El Shaarawy che fin qui ha realizzato quasi la metà dei gol dell’intera squadra (10 su 21).
Il sabato, poi, alle 20.45 è il momento della sfida più attesa dell’intera giornata, con il derby della Mole. Juventus e Torino non si affrontano da quattro anni, quando finì 1-0 per i bianconeri con il gol di Amauri. Tra le partite indimenticabili, i tifosi granata non possono fare a meno di mettere in cima ai bei ricordi il derby del 14 ottobre di 11 anni fa, quando la Juve del figliol prodigo Marcello Lippi sfidò il Torino di Camolese tra le mura amiche: dopo mezz’ora del primo tempo la partita sembrava già chiusa, con i gol di Del Piero (2) e Tudor. Nel secondo tempo, però, il Torino si ricordò quello che i suoi tifosi amano definire il “cuore granata”, ovvero la grinta tipica della squadra. Così, macinando gioco e corsa, tra il 12° e il 38° del secondo tempo, la squadra di Camolese riuscì a rimontare fino ad un insperato 3-3 grazie ai gol di Lucarelli, Ferrante e Maspero. Al 44°, però, il difensore del Torino Delli Carri trattenne in area Tudor e l’arbitro accordò il rigore alla Juve. Ma il “cuore granata” ha sempre previsto anche una buona dose di furbizia e, mentre tutti i suoi compagni protestavano con l’arbitro, Maspero, l’autore del terzo gol, passò una trentina di secondi a scavare, con il piede e la scarpa, sul dischetto del rigore. I giocatori della Juventus non se ne accorsero, finchè Salas, subentrato da poco a Del Piero, non calciò con il collo del piede direttamente in curva. La partita terminò 3-3, tra le esultanze dei giocatori granata e la delusione di quelli bianconeri.
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[ad]Domenica torna la partita del pranzo, con un (quasi) inedito scontro tra Napoli e Pescara. Da un lato c’è il ritorno di Cavani e la voglia di mantenere un profilo di alta classifica, dall’altro il bisogno di tornare a far punti ripartendo da un allenatore nuovo, Bergodi, che ha potuto conoscere meglio la squadra rispetto alla partita, per larghi tratti inesistente, contro la Roma (0 tiri in porta).
Alle 15.00 si troveranno di fronte, tra le altre, Inter e Palermo: le statistiche sportive sono impietose, il Palermo non è mai riuscita a vincere. L’anno scorso ci andò davvero vicino, ma dovette accontentarsi di un pari dovuto soprattutto alla vena realizzativa di Milito, che con le sue quattro reti è riuscito a rispondere alla tripletta di Miccoli e al gol iniziale di Mantovani.
Ancora alle 15.00, poi, le sfide tra Bologna – Atalanta, Genoa – Chievo, Lazio – Parma, Siena – Roma e Udinese – Cagliari.
La sera, l’unico posticipo vede di fronte la Fiorentina di Montella e la Sampdoria di Ferrara. Si tratta di due squadre che, al di là dell’infermeria, sono piuttosto in forma: i viola possono vantare una striscia di otto risultati utili, non perdendo da ormai due mesi, e sono, classifica alla mano, la terza forza del campionato. La Sampdoria, con le ultime due vittorie, è riuscita a rialzare la testa dopo l’incubo delle sette sconfitte consecutive. In attacco, le due squadre, rischiano di non poter schierare i loro uomini migliori, Jovetic e Toni da un lato, Eder e Maxi Lopez dall’altro, ma garantiscono, comunque, un gioco brillante.
di Fabio Maneri