Sondaggio Termometro Politico 07/05

Pubblicato il 7 Maggio 2009 alle 10:53 Autore: Lorenzo Pregliasco

Sondaggio Termometro Politico 07/05

Il PDL in lieve calo, soffrono gli elettori cattolici di Berlusconi dopo la notizia del divorzio. Il PD cresce e sfiora il 27%, sale anche Di Pietro. In calo MPA-Destra-Pensionati e Sinistra e Libertà, resta stabile la lista comunista, ma tutte e tre sono sotto allo sbarramento. I risultati del sondaggio TP – Affaritaliani di questa settimana.

TUTTI I DATI E IL COMMENTO

 

Sondaggio TP 07/05

 

Sondaggio TP – metodologia CAWI – 1819 casi – 07/05/2009

PDL 37.4%
PD 26.9%
Lega 9.8%
IDV 7.7%
UDC 5.6%
MPA-LD-PENS 3.5%
SEL 3.1%
PRC-PDCI 2.7%
Altri 3.4%

 

COMMENTO AI RISULTATI – A cura del settore Elezioni e Sondaggi di Termometro Politico

[ad]Popolo della Libertà: il partito di Berlusconi segna un leggero calo rispetto alla precedente rilevazione, attestandosi comunque al di sopra della quota raggiunta alle scorse elezioni politiche. A livello di flussi, il PDL conserva gran parte dei voti ottenuti l’anno passato, ma cede circa l’1%, specie al Nord, a favore della Lega e quasi mezzo punto al Centro-Sud a favore del polo autonomista costituito da MPA, La Destra, Pensionati e Alleanza di Centro. Due forze che, a differenza del 2008, alle Europee corrono in tutte le circoscrizioni d’Italia. Si registrano anche vaghi segni di inquietudine nell’elettorato cattolico più praticante negli ultimi giorni, in coincidenza della notizia del divorzio tra Berlusconi e la moglie Veronica.

Partito Democratico: consenso in ascesa per la formazione di Centrosinistra, che rimane comunque sotto al 27% dei consensi e molto lontana dal 33,2 delle Politiche. In particolare, quasi un quarto degli intervistati che si dicono indecisi proviene dalle file del PD, mentre quasi il 2% degli elettori si riversa su Di Pietro e Sinistra e Libertà e Rifondazione-Comunisti Italiani rosicchiano circa mezzo punto ciascuna ai danni del partito di Franceschini. Da segnalare anche che quasi il 30% di chi ha indicato di voler votare per un partito non elencato aveva votato i democratici lo scorso anno. È verosimile che rientrino in questa categoria molti elettori radicali: in ogni caso, dalla prossima rilevazione verrà inserita tra le opzioni anche la lista Bonino-Pannella.

Lega Nord: in leggera contrazione, rimane comunque quasi al 10%, grazie alla conferma di gran parte del voto ricevuto nel 2008 e al flusso dal PDL alla Lega registrato specie nelle aree settentrionali del Paese. Interessante notare i dati disaggregati territorialmente, che assegnano al Carroccio quasi il 3% nella circoscrizione Centro e tra lo 0,5 e il 2% dei consensi nel Sud e nelle Isole. Zone nelle quali il partito di Bossi l’anno scorso non si era
presentato.

Italia dei Valori
: anche Di Pietro è in crescita e si porta vicino all’8% dei consensi, superando nettamente l’UDC. La composizione dell’elettorato dell’IDV risulta piuttosto diversa da quella dell’anno scorso: soltanto metà di chi ora esprime una preferenza per la lista dell’ex pm lo aveva votato già nel 2008, mentre le preferenze restanti giungono da PD (circa due punti percentuali), Sinistra Arcobaleno (lo 0,5 per cento) e da chi si era astenuto (un altro mezzo punto).

UDC
: la formazione centrista scende al di sotto del 6%, confermando comunque il dato delle scorse Politiche. Quasi tre quarti di chi segnala una preferenza per il partito di Casini lo aveva già votato l’anno passato, mentre si registrano modesti apporti da PDL e PD (quasi lo 0,4% ciascuno) e passaggi più limitati, e comunque non significativi, da altre forze politiche.

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