Sondaggio Torino Termometro Politico 19/05
Sondaggio Torino Termometro Politico 19/05
Gli anglosassoni direbbero too close to call per indicare l’assoluta vicinanza tra due candidati, esattamente ciò che il sondaggio di Termometro Politico ha rilevato per le prossime Provinciali di Torino, dove Porchietto per il centrodestra e Saitta per il centrosinistra si distaccano di solo 0.2 punti: 44.4% la prima, 44.2% il secondo.
Claudia PORCHIETTO (Popolo della Libertà, Lega Nord, La Destra, Fiamma Tricolore, È ora – Claudia Porchietto, MPA, UDEUR, PLI) 44.4%
Antonio SAITTA (Partito Democratico, Italia dei Valori, Moderati, Verdi, Sinistra, Insieme Provincia, Partito Socialista) 44.2%
Michele VIETTI (Unione di Centro) 4.6%
Ciro ARGENTINO (Comunisti Italiani) 2.0%
Tommaso D’ELIA (Rifondazione Comunista) 1.4%
Altri candidati 3.5%
COMMENTO AI RISULTATI
Nel quadro di un sostanziale testa a testa tra il presidente uscente Antonio Saitta, del centrosinistra, e la sfidante Claudia Porchietto, del centrodestra, la rilevazione registra una lieve prevalenza per quest’ultima, che si è tuttavia ridotta negli ultimi giorni del sondaggio.
[ad]Allo stato delle cose la candidata del centrodestra otterrebbe il 44,4 per cento dei consensi, contro il 44,2 di Saitta. In ogni caso nessuno dei candidati sembra poter aspirare seriamente a vincere al primo turno e il ballottaggio appare così un’eventualità pressoché certa.
Alle spalle dei due contendenti principali si registra il 4,6 per cento di Michele Vietti, dell’UDC, che si fermerebbe comunque sotto il 5,1% fatto registrare dal suo partito alle scorse elezioni politiche.
Più staccati gli altri candidati rilevati nel sondaggio, cioè gli esponenti delle due liste comuniste, Ciro Argentino per i Comunisti Italiani e Tommaso D’Elia per Rifondazione Comunista. Le intenzioni di voto sembrano premiare Argentino, che gode di una notorietà maggiore e si attesta intorno al 2 per cento dei consensi, mentre D’Elia non supera l’1,4, nonostante il PRC sia tradizionalmente più forte del PDCI nel torinese.
Piuttosto elevata la percentuale degli altri candidati – ben dodici nel complesso –, tra cui spiccano Renzo Rabellino, Vittorio Bertola e Alessandro Brescia, e che si attesterebbero nel complesso al 3,5%.