Berlusconi, giornate decisive per lanciare la sua candidatura
[ad]Sono ore decisive per il centrodestra: dopo aver stoppato le primarie del Pdl ipotizzando una propria candidatura, l’ex Premier Silvio Berlusconi sta facendo le ultime valutazioni prima di dare una risposta definitiva (o relativamente definitiva).
Lo stop, avvenuto poco prima del primo turno delle primarie del centrosinistra, è stato visto da tutti i commentatori un modo per prendere tempo e poter leggere i dati del confronto tra i leader del centrosinistra. Per la maggioranza degli opinionisti, la vittoria del Segretario del Pd, favorirebbe la decisione di ricandidarsi per la sesta volta a Palazzo Chigi: il confronto con Renzi – è la loro opinione – sarebbe impietoso per quanto riguarda l’età, ma anche perché il Sindaco di Firenze negli ultimi mesi si era guadagnato l’interesse di molti elettori del centrodestra spaesati dalla caduta del governo Berlusconi e dalla sua uscita dalla scena mediatica.
Con la presenza di Bersani, invece, che pure ha 15 anni meno del Cavaliere, gli spazi di manovra sarebbero maggiori: sia sul piano dei contenuti, che su quello del linguaggio, i due sono antitetici, si rivolgono a “mercati elettorali” le cui basi non sono sovrapponibili.
Per questo il Cavaliere potrebbe decidere infine di sciogliere la riserva e candidarsi, mandando all’aria le Primarie di Alfano e Meloni (oppure candidandovisi egli stesso), e presumibilmente lo stesso Pdl. In queste giornate continuerà a leggere i sondaggi riservati sull’opportunità di spacchettare il Pdl, di mantenere il Porcellum, di far cadere in anticipo il Governo Monti.
Su quest’ultimo punto, ieri l’entourage berlusconiano e lo stesso Alfano, sono stati netti nel chiedere l’election day anticipato, proponendo la stessa data delle regionali laziali. Arrivati a questo punto – è il ragionamento del Pdl – far cadere Monti non avrà più gli effetti negativi che fino ad ora hanno consentito al Governo dei tecnici, ed anzi potrebbe avere effetti positivi dato il calo generalizzato di consensi nei confronti del Premier.
Sull’idea di mantenere il Porcellum abbiamo parlato qualche giorno fa, e l’ipotesi si fa ancor più concreta ora che la leadership berlusconiana torna ad essere molto concreta. Su questo come sullo spacchettamento del Pdl, difficile che i responsi dei sondaggi siano messi in discussione per le contrarietà dei dirigenti e parlamentari del Pdl. Lo stesso Alfano, che nelle ultime ore sta cercando di scongiurare l’ipotesi della divisione del Pdl – pronosticando l’irrilevanza politica delle formazioni che nasceranno per gemmazione dal partito del predellino – se ne dovrà fare una ragione ed accettare le decisioni dell’ex premier.