Sondaggio Termometro Politico 21/05
Sondaggio Termometro Politico 21/05
In flessione il PDL (38.5%), stabile il PD sopra il 26 mentre cala Di Pietro. Lega oltre il 9.5%, liste della sinistra sotto il quorum mentre il polo autonomista si avvicina al 3.9%. Tra i laureati testa a testa Berlusconi-Franceschini, dai diplomati in giù nettamente davanti il centrodestra. PDL primo partito al Centro (40%) e al Sud (45-50%), a sorpresa il PD potrebbe spuntarla nel Nord-Est.
TUTTI I DATI DELLA NOSTRA ULTIMA RILEVAZIONE PUBBLICA PRIMA DELL’OSCURAMENTO SONDAGGI
Sondaggio Termometro Politico – metodologia CAWI – 1.100 casi – 21/05/2009
PDL 38.5% (-1.3)
PD 26.2% (-0.3)
LEGA 9.6% (+0.1)
IDV 6.1% (-0.5)
UDC 5.5% (+0.2)
AUT 3.9% (+0.2)
SL 3.1% (+1.2)
RC-CI 2.7% (-0.3)
RADICALI 1.5% (+0.4)
ALTRI 2.9% (+0.3)
COMMENTO AI RISULTATI – A CURA DEL SETTORE ELEZIONI E SONDAGGI DI TERMOMETRO POLITICO
[ad]Popolo della Libertà: in sofferenza la formazione di Berlusconi, che perde oltre un punto dalla
scorsa rilevazione restando comunque al 38,5%, ben al di sopra del dato ottenuto nel 2008. A
livello di voti assoluti la flessione rispetto all’anno scorso, a causa della minore affluenza, è
comunque quantificabile in circa 250 mila preferenze. A segnare gli ultimi giorni del dibattito
politico, in corrispondenza della rilevazione, sono state le motivazioni della condanna Mills, che
hanno messo alle strette il premier. A queste si aggiunge l’onda lunga del divorzio, che nell’effetto
aggregato potrebbe aver lasciato qualche dubbio presso una quota degli elettori di centrodestra.
Tra i parametri socio-demografici registriamo la sostanziale parità con il PD presso i laureati e il
netto predominio nelle altre fasce di istruzione, mentre sotto il profilo geografico il PDL appare in
salute nel Centro-Sud (primo partito nel Centro con circa il 40 per cento, nettamente primo nel Sud
e nelle Isole con dati tra il 45 e il 50%) e risulterebbe la prima forza nelle città con più di 250 mila
abitanti.
Partito Democratico: stabile sopra al 26 per cento dei voti, con una leggera contrazione dello 0,3, è
la lista di Franceschini, che scenderebbe comunque di oltre 3 milioni di voti rispetto al 33,2%
ottenuto con Veltroni alle scorse Politiche. A livello di flussi si segnala il recupero di una parte dei
consensi in uscita verso Di Pietro e le formazioni della sinistra, ma nel contempo il PD soffre a
causa dei molti indecisi – per il 50%, secondo le stime di Termometro Politico, provengono dal
centrosinistra, e molti non sanno ancora se e dove riversare il proprio voto –. A sorpresa i
democratici potrebbero però giocarsi il primo posto nella circoscrizione Nord-Est, grazie alla forza
della Lega che sottrae voti al PDL e alla presenza nella circoscrizione dell’Emilia-Romagna.
Lega Nord: in lieve crescita dalla settimana scorsa, si attesta al 9,6% con una distribuzione
territoriale, come prevedibile, marcatamente settentrionale – ma al di sotto del Po, dove sarà interessante registrarne il possibile avanzamento rispetto all’anno scorso, il Carroccio non sfonda in maniera significativa, fermandosi nel complesso intorno al 2 per cento –. Guardando ai voti
effettivi la Lega cresce di circa 250-300 mila preferenze nonostante il calo della partecipazione al
voto prevista. In ogni caso la coalizione di maggioranza, formata da PDL e Lega, appare se non in
ripiegamento quantomeno in riassestamento e, come già evidenziato da altre rilevazioni, stenta a
superare il 50% dei consensi.
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