L’impresa della settimana è della Juventus, passata sul campo dello Shakhtar Donetsk dove, negli ultimi anni, pochissime squadre erano riuscite a vincere. Così sono due le qualificate alla fase ad eliminazione diretta della Champions (il Milan si era già qualificata con un turno in anticipo, come Inter, Lazio e Napoli nell’Europa League). Fino a Febbraio, adesso, il nostro Termometro sportivo si può concentrare solo sul campionato.
Sabato, il sedicesimo turno, inizia con l’anticipo delle 18.00 tra Atalanta, in flessione e proveniente da tre sconfitte consecutive (Fiorentina, Genoa e Bologna), e Parma, altalenante nei risultati delle ultime giornate. I precedenti ci raccontano di una sfida in sostanziale parità, con 5 vittorie per i bergamaschi e 4 per i ducali, condite con 6 pareggi. I gialloblu non vincono a Bergamo da 11 anni, quando vinsero con un gol del serbo Milosevic. Da allora 4 vittorie per l’Atalanta e 3 pareggi.
[ad]In serata, poi, il primo big-match della giornata, con un Roma-Fiorentina tutto da gustare. Da un lato la squadra di Zeman che cerca di continuare a spingere la sua Roma verso posizioni di classifica che vorrebbero dire Europa, dall’altra quella di Montella, ex in parte rimpianto ed in parte ancora atteso, che l’Europa che conta la vede da vicino e vuole continuare a sorprendere. L’anno scorso i viola, vincendo 1-2 all’Olimpico, hanno sfatato un tabù che non li vedeva vincere nella capitale giallorossa dall’1-3 del 91-92, con i gol di Batistuta (2) e Dunga e di Voeller per la Roma. Entrambe le squadre, in questa stagione, si stanno distinguendo per i posti di vertice in tutte (o quasi) le classifiche delle statistiche, essendo il migliore (Roma) e il terzo attacco (Fiorentina) della Serie A, la terza (i viola) e la quinta squadra (i giallorossi) per possesso palla e, infine, la prima (Roma) e la quarta (Fiorentina) squadra per tiri verso la porta avversaria. Le differenze di classifica, insomma, stanno tutte nella classifica dei gol subiti, dove la Fiorentina risulta terza con soli 14 gol presi e la Roma addirittura diciassettesima con i suoi 24.
La Domenica, saltato l’anticipo delle 12.30, alle 15.00 ci aspetta la sfida tra la Juventus di Conte, al ritorno in panchina dopo aver scontato la squalifica, e il Palermo di Gasperini, ex allenatore delle giovanili bianconere. Le statistiche sportive dicono che da quando il Palermo è tornato in A, nel 2004, le sfide in terra siciliana sono state in equilibrio, con quattro vittorie dei siciliani e tre bianconere, con nessun pareggio. Inutile guardare le statistiche di quest’anno, in cui i bianconeri dominano o si trovano comunque nelle prime posizioni, mentre i rosanero non superano mai la metà classifica.
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Il Milan, sempre alle 15.00 di domenica, va a trovare il Torino, in una sfida che non vede i granata uscire vincitori da undici anni, ovvero dall’1-0 del 2001, con il gol di Lucarelli e l’errore di Inzaghi che, a fine partita, poteva portare al pareggio dagli undici metri.
[ad]Le altre sfide della domenica pomeriggio vedono di fronte le due squadre maggiormente rinvigorite dal cambio dei tecnici, Cagliari e Chievo, quelle che ancora devono vedere i risultati del medesimo cambio, Pescara e Genoa, e Siena e Catania.
In serata, poi, alle 20.45, assisteremo al secondo big-match di giornata, con la sfida tra Inter e Napoli. L’Inter, con la vittoria sudatissima sul Palermo, si potrebbe essere tirata fuori da un momento difficilissimo, che l’aveva vista uscire sconfitta dalle trasferte con l’Atalanta e il Parma, e con un punto solo guadagnato nella partita casalinga col Cagliari. Il Napoli, invece, viene da una serie utile di cinque risultati utili consecutivi, con tre vittorie su Genoa, Cagliari e Pescara e due pareggi con Milan e Torino. Anche in questa sfida, la partita dell’anno scorso ha rotto un tabù: la vittoria del Napoli per 0-3, con i gol di Campagnaro, Maggio e Hamsik, ha significato tornare a vincere nella San Siro interista dopo diciotto anni, dallo 0-2 del 1994, con autogol di Jonk e gol di Andrè Cruz.
La giornata, anche stavolta, si protrarrà fino a lunedì, con la sfida delle 19.00 tra Sampdoria e Udinese e quella delle 21.00 tra Bologna e Lazio.
Tutto ciò, naturalmente, neve e gelo permettendo.
di Fabio Maneri