[ad]La rassegna stampa odierna si occupa della reazione dei mercati all’annuncio delle dimissioni del premier Mario Monti. La Borsa di Milano perde il 2,2% mentre lo spread sale fino a quota 364 punti per poi chiudere a 352 (Corriere). Preoccupazione tra i leader europei per la crisi italiana. Monti rassicura: “Non drammatizzare”. Il Messaggero rilancia l’allarme dell’Europa: “Non fermate le riforme”. Per il Corriere ora “Merkel teme il ritorno di un sentimento anti-tedesco”. Il Corriere rivela: “Ora Roma rischia di restare senza il paracadute europeo”. Per il Sole 24 Ore lo scudo di Draghi ha “evitato un attacco ancora più violento”. Il Giornale titola: “Il giorno degli sciacalli” riferendosi a mercati e stampa europea. Per Libero “i mercati vogliono votare al posto nostro”. Per La Stampa in “Italia esiste il partito del suicidio finanziario”. Il Giornale attacca “quei tifosi dello spread che vogliono l’Italia ko per dare la colpa al Cav”. Il Fatto Quotidiano ammonisce “dovevamo aspettarcelo”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche del fermento tra i partiti su una possibile candidatura di Mario Monti alle prossime elezioni. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, si augura che il premier rimanga “fuori dalla contesa elettorale” mentre Angelino Alfano, leader del Pdl, non “è preoccupato da una discesa in campo di Monti” anzi lo vedrebbe bene al “Quirinale”. Per Repubblica “Bersani teme l’operazione centrista” perché farebbe perdere voti al Pd. Per il Corriere “il Pdl è in fibrillazione”. Libero rilancia le parole del Financial Times: “Monti è una bolla”. Per Europa “Berlusconi ricerca una vittoriosa sconfitta”. Per il Manifesto la spalla del Professore è “proprio Berlusconi”. Per La Stampa Monti “sarà protagonista nelle urne”. Per il Messaggero un listone con il nome di Monti “varrebbe il 20%”.
Altre notizie. La rassegna stampa di oggi si occupa anche del rischio affossamento del decreto sul taglio delle Province. Oggi l’Aula del Senato voterà una pregiudiziale di costituzionalità presentata dal Pdl. Se dovesse passare, il decreto decadrebbe (Corriere).