[ad]La rassegna stampa odierna si occupa dell’ennesimo scandalo che vede coinvolti i consiglieri regionali della Lombardia, tra cui Nicole Minetti (Corriere). Sono stati inoltrati infatti 27 inviti a comparire ad altrettanti consiglieri in quota Pdl e Lega per un utilizzo illecito dei rimborsi regionali dei gruppi consiliari. Le spese considerate “dubbie” riguardano l’acquisto di IPhone, gratta e vinci, cene al ristorante (Corriere): tutte attività che non hanno niente a che fare con la politica. Il Giornale critica i due pesi e le due misure delle indagini che colpiscono il centrodestra ma “non il centrosinistra”. Uno dei consiglieri indagati, Cesare Bossetti, Lega Nord, si difende su Repubblica: “I miei 15 mila euro in pasticceria? Sono diabetico ma mi piace pranzare lì”. Il Sole 24 Ore commenta così l’inchiesta: “Ormai la politica non è più una missione sociale ma un posto di lavoro dove sfruttare i privilegi”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche del triste record raggiunto dall’Italia. Il debito pubblico italiano ha infatti sfondato quota 2 mila miliardi (Corriere). Il rapporto tra Pil e debito è salito al 126,4 per cento mentre aumenta l’avanzo primario (differenza tra entrate e spese). Per il Giornale il debito così alto “è causato dall’assistenza alla Grecia”. Il Sole 24 Ore spiega i motivi per cui questo numero “non verrà enfatizzato”.
Altre notizie. La rassegna stampa dà spazio anche alla convulsa situazione della politica italiana. Il premier Mario Monti sta ancora riflettendo sull’ipotesi di candidarsi alle elezioni. Intanto il leader Udc, Casini insieme al presidente della Camera Fini e la lista “Verso la Terza Repubblica” guidata da Montezemolo, sta preparando il campo del Centro che si richiamerà a Monti. Repubblica rivela l’altolà di Monti a Berlusconi: “Mai con lui”. Il Corriere invece dà spazio alle manovre centriste: “Lista Monti più Udc”. Per La Stampa “Monti pensa alla grande coalizione”. Per il Messaggero se il Prof deciderà di impegnarsi “ci sarà un accordo post voto con il Pd”. Il Giornale rivela la nascita del movimento “Italia popolare” fondato da esponenti Pdl che tifano Monti. Berlusconi intanto aspetta che Monti si decida (Corriere). Il Pd teme uno scontro tra Bersani e il premier (Repubblica). Per Libero la discesa in campo di Monti finirebbe per far fuori “D’Alema, Vendola e la sinistra italiana”.