[ad]Ultimi botti prima del Natale, salvo fine del mondo. Sono poche le cose ancora da decidere per un girone di andata della serie A che vedrà la sua conclusione solo con l’epifania, nel nuovo anno. La prima posizione, alla fine del girone d’andata, sarà della Juventus, laureatasi campione d’inverno con due giornate d’anticipo, grazie alla sconfitta dell’Inter con la Lazio e alla propria vittoria sull’Atalanta. Dietro, oltre all’Inter arrancante, c’è una Lazio ancora in crescita, una Fiorentina che torna a vincere con il 4-1 sul Siena, e un Napoli sconfitto dal Bologna due volte tra campionato e coppa Italia e imbufalito per la penalizzazione di due punti e le squalifiche di sei mesi del capitano e di quello che ne faceva le veci in campo. Dietro sembra in crisi il Cagliari, alla quarta sconfitta consecutiva, altalenante il Palermo, reduce dal pari contro un Udinese in dieci per quasi metà partita, e masochista il Pescara, i cui attaccanti nella partita col Milan si sono divertiti a infilzare la porta sbagliata. In fondo, poi, Genoa e Siena, che con parecchia difficoltà riescono a vedere la luce delle posizioni di sicurezza per non essere costrette a fare un campionato da bollino rosso.
Venerdì 21 dicembre | Precedenti in serie A | Quote SNAI | ||||||
H | In casa | Fuori casa | 1 | x | 2 | 1 | X | 2 |
18.00 | Pescara | Catania | 0 | 0 | 0 | 3,3 | 3,4 | 2,1 |
20.45 | Cagliari | Juventus | 9 | 12 | 11 | 7,5 | 4,5 | 1,4 |
Sabato 22 dicembre | Precedenti in serie A | Quote SNAI | ||||||
H | In casa | Fuori casa | 1 | X | 2 | 1 | X | 2 |
12.30 | Inter | Genoa | 33 | 9 | 4 | 1,3 | 5 | 10 |
15.00 | Atalanta | Udinese | 9 | 13 | 6 | 2,25 | 3,3 | 3,1 |
15.00 | Bologna | Parma | 6 | 4 | 3 | 2,3 | 3,25 | 3 |
15.00 | Palermo | Fiorentina | 8 | 8 | 10 | 3,1 | 3,3 | 2,25 |
15.00 | Sampdoria | Lazio | 20 | 18 | 16 | 3,1 | 3,3 | 2,25 |
15.00 | Siena | Napoli | 1 | 3 | 1 | 4 | 3,4 | 1,9 |
15.00 | Torino | Chievo | 2 | 2 | 0 | 2,05 | 3,25 | 3,6 |
20.45 | Roma | Milan | 22 | 29 | 27 | 2,3 | 4,25 | 2,5 |
La diciottesima giornata di Serie A si giocherà interamente di venerdì e sabato, con i canonici orari del weekend. La partenza è prevista per le 18.00 del 21/12/12 (così, giusto per ricordare la data), con una sfida totalmente inedita: il Catania di Maran, reduce dalla prima vittoria esterna del campionato, due giornate fa, in casa del Siena, fa visita ad un Pescara che, in casa, ha un ruolino appena migliore di quello esterno, con tre vittorie, un pari e cinque sconfitte. Mai una sfida in A tra le due formazioni, mentre in B Pescara e Catania si sono incrociate dieci volte e i precedenti ci raccontano di una sfida che vede in vantaggio gli abruzzesi, con 3 vittorie contro 1, ma con ben 6 pareggi (7 se si conta anche l’unica sfida in Coppa Italia, risalente al settembre del 1982).
In serata va in scena la partita tra Cagliari e Juventus. E’ destino che i tifosi del Cagliari abitanti sull’isola non possano godersi la sfida con i bianconeri: l’anno scorso, la trasferta prevedeva il campo di Trieste, quest’anno tocca a Parma (l’anno prossimo probabile tappa al sud Italia, così il giro sarà completo). I precedenti parlano di una supremazia bianconera, con la squadra torinese che ha sbancato Cagliari 13 volte contro 11 vittorie dei sardi. L’ultima, quella dell’anno scorso, ha visto la Juventus segnare due gol con Vucinic e autogol di Canini. Le statistiche dicono che sarà una partita senza storia. La Juventus ha segnato 20 gol in più dei sardi (35 a 15) e subito 20 gol in meno (10 a 30), tira in porta 3 volte in più a partita della squadra rossoblu (media di 8,17 tiri in porta a partita contro i 5,5) e ha un possesso palla superiore di quasi 5 punti (56,94 a 52,56), ma la palla è rotonda e potrebbe finire in ogni modo, compreso il rinvio per maltempo (a Parma oggi è prevista neve, a proposito di colpi di genio).
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[ad]Sabato si inizia con una partita tra due squadre che hanno la necessità di raggiungere il risultato pieno per non vedere sfumare troppo presto i loro obiettivi: l’Inter è a caccia dei tre punti per mantenersi in scia, anche se a distanza di sicurezza, dalla capolista, il Genoa per sperare di dare un senso a una stagione che, dopo quattro mesi, la vede troppo in basso rispetto alle aspettative. La squadra di Del Neri deve compiere una vera e propria impresa, sfatando un tabù che dura da 18 anni (ultima vittoria a San Siro con l’Inter risale al marzo ’94, 1-3 con doppietta di Ruotolo e gol di Skhuravy, in risposta all’iniziale vantaggio nerazzurro di Schillaci). Negli ultimi due anni le partite si sono sempre conclusi con risultati roboanti, col 5-2 di due anni fa (Pazzini, 2 Eto’o, Pandev e Nagatomo per l’Inter, Palacio e Boselli per il Genoa) ed il 5-4 dell’anno scorso (3 Milito, Samuel, Zarate per i nerazzurri e Moretti, Palacio e 2 Gilardino per i rossoblù, in una partita in cui furono assegnati quattro rigori, tutti realizzati).
Alle 15.00 tocca alla Lazio terza in classifica il compito di battezzare l’esordio di Delio Rossi, per 4 stagioni tecnico biancazzurro, sulla panchina della Sampdoria, mentre il Napoli andrà a fare visita al Siena del neoallenatore Iachini. Poi, sempre allo stesso orario, tocca a Atalanta – Udinese, Bologna – Parma, Palermo – Fiorentina e Torino – Chievo, prima del big match di giornata alle 20.45 tra Roma e Milan.
Si tratta di due squadre che, dopo un inizio di stagione decisamente negativo, hanno dato una scossa dopo un derby perso in malo modo: il Milan ha infilato 6 vittorie nelle ultime 10 partite, la Roma 4 nelle ultime 5, con la sconfitta con il Chievo della settimana scorsa che ha creato polemiche e vecchie ossessioni nei tifosi giallorossi. Entrambe le squadre hanno vinto una volta a testa nelle ultime 5 sfide (nel 2008 vinse la Roma con i gol di Giuly e Vucinic in risposta a quello di Kakà, l’anno scorso toccò al Milan per 2-3 con la doppietta di Ibrahimovic e il gol Nesta e le reti giallorosse di Burdisso e Bojan). Una vittoria rilancerebbe una delle due squadre nella corsa al terzo posto, vista anche la penalizzazione del Napoli e i dubbi su quello che potrà accadere alla Lazio. La sconfitta, invece, rischia di trovarsi a disputare un campionato anonimo, senza alti obiettivi che l’Europa league. E, per la storia delle due squadre, sarebbe una delusione cocentissima.
di Fabio Maneri