[ad]Nonostante l’assenza delle rilevazioni di Emg ed Ipsos in questa settimana, possiamo comunque monitorare le intenzioni di voto degli italiani grazie al sondaggio Ispo.
In realtà non rileviamo particolari cambiamenti rispetto ai sondaggi elettorali delle ultime settimane. Il Pd si attesta oltre il 35%, confermandosi come prima lista nel Paese e, sopratutto, come unico partito in grado di svolgere un ruolo “pivot” nella formazione del prossimo governo.
Perde un punto e mezzo il Movimento 5 Stelle di Grillo che, nonostante le polemiche delle ultime settimane, non appare in evidente crisi di consensi; è chiaro che qualcosa dentro il Movimento si sta muovendo, ma i riflessi sull’elettorato appaiono ancora minimi. Probabilmente la natura Web del partito di Grillo rende meno immediate le conseguenza sulle intenzioni di voto stimate con il classico metodo Cati.
Recupera qualcosa il Pdl dopo l’incessante campagna mediatica di Berlusconi delle ultime settimane, riportandosi agli stessi livelli del M5S e riaprendo di fatto la corsa per il secondo posto alle prossime elezioni politiche.
L’altro dato rilevante di questo sondaggio politico è l’attribuzione del 4% ad una ipotetica lista Monti mentre una coalizione centrista guidata dal Professore raggiungerebbe una percentuale compresa tra l’11% e il 15%.
In questo scenario molto complesso occorre capire il ruolo degli “Arancioni” guidati da Ingroia, indagare i risultati al Senato, che risulteranno fondamentali per il centro-sinistra, e come si svilupperà la salita in politica di Monti.
In ogni caso appare evidente che, salvando l’alleanza con la Lega, Berlusconi appare in grado di portare la propria coalizione a raggiungere almeno il secondo posto alle prossime elezioni e questo permetterebbe a Berlusconi di poter meglio tutelare i propri interessi, politici ed economici.