Ci dice l’ISTAT che:
Negli ultimi 10 anni, dal 2002 al 2011 è quasi triplicato in numero dei giovani laureati italiani che ha lasciato il Paese verso mete più appetibili, mentre è diminuita l’emigrazione italiana classica, quella fatta di lavoratori con appena la licenza media. Le principali mete dei “cervelli” italiani sono la Germania, Svizzera, Regno Unito e Francia, che ne “assorbono” il 44%. Fuori Europa, i giovani sono attirati da Stati Uniti e Brasile.
Questa è la prima emergenza da affrontare e non solo per loro e le loro famiglie: queste persone rendono più forti le economie dei Paesi in cui vanno invece di far crescere il nostro Paese.