Siti web politici: chi parte in vantaggio per la campagna elettorale?

Pubblicato il 31 Dicembre 2012 alle 11:48 Autore: Andrea Boscaro
Mario Monti e l'iphone

[ad]Termometro Politico presenta costantemente misurazioni ed analisi sulla politica italiana e internazionale. Esistono però anche modi per calcolare la crescita di attenzione che siti web politici di partito o candidato hanno sul Web in virtù di alcuni elementi particolarmente significativi nell’economia delle piattaforme digitali.

Il primo è dato dal numero, dalla qualità e dall’evoluzione dei link dei quali, a partire da siti terzi, i siti web politici godono. Tale valore è osservabile, se si è amministratori del sito, da un servizio gratuito di Google che si chiama Webmaster Tools mentre, se si è utenti qualunque, risulta utile controllare il sito www.ahrefs.com.

fonte: GuidaiPad.net

Guardando tale sito, si scopre come, fra i protagonisti della politica italiana, i siti web politici con più link (e quindi con maggiori raccomandazioni dal Web) sono:

Beppegrillo.it –> 2,6 milioni di link da 16 mila domini diversi

Partitodemocratico.it –> 1,1 milioni di link da 4.200 domini diversi

Leganord.org –> 145 mila link da 1.900 domini diversi

Nichivendola.it –> 71 mila link da 1.200 domini diversi

Pdl.it –> 34 mila link da oltre 2000 domini diversi

Fermareildeclino.it –> 32 mila link da 500 domini diversi

Italiafutura.it –> 24 mila link da 730 domini diversi

Antoniodipietro.it –> 18 mila link da 1.300 domini diversi

Tali valori sono particolarmente determinanti perchè è su questi valori che Google definisce l’ordinamento dei risultati (“popolarità“) fra le pagine ritenute rilevanti per le ricerche effettuate dagli utenti.

Il secondo modo è il Politicount, un sito che, grazie al proprio algoritmo, prova ad aggregare in un valore unico i tratti determinanti della presenza di un politico sui social media: fans, like e “Parlano di te” su Facebook, follower su Twitter, visualizzazioni di video su Youtube, pagine web rintracciate da Google e Bing.

Il terzo modo è utilizzare strumenti di social media listening per comprendere non solo la quantità di menzioni di un candidato o di un partito su Internet, ma anche il valore di positività o negatività associato a tali menzioni. Esistono molti strumenti avanzati e, fra i gratuiti, meritano di essere citati Topsy, Socialmention e Tweetfeel.

La politica, che sta entrando nel vivo della campagna elettorale, è sempre più digitale: ecco perchè occorre imparare ad usare al meglio gli strumenti della Rete, a partire dagli stessi siti web politici.

L'autore: Andrea Boscaro

Fondatore del think tank dedicato al marketing digitale The Vortex e già Amministratore Delegato di Become (la ex Pangora), Andrea Boscaro si è laureato con lode all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Scienze Politiche. Durante il suo anno di Erasmus in Gran Bretagna, ha fin dagli anni '90 potuto comprendere quanto Internet possa rappresentare una rivoluzione nella società e nel mercato. Dopo una breve esperienza in Omnitel 2000, ha lavorato per 4 anni come business development manager in Lycos Italia gestendo accordi tesi ad arricchire il portale sia dal punto di vista editoriale che delle linee di ricavo. Dall'aprile del 2004 si è occupato di Pangora (poi entrata nel gruppo americano Become) estendendone le partnership, la notorietà ed il volume d'affari. Andrea Boscaro è inoltre utore del volume "Tecniche di web-marketing" edito da Franco Angeli
Tutti gli articoli di Andrea Boscaro →