Sondaggi elettorali: l’analisi Ipsos sulle regioni in bilico

Pubblicato il 8 Gennaio 2013 alle 15:14 Autore: Giuseppe Martelli

L’alleanza ritrovata tra la Lega Nord di Maroni e il Pdl di Berlusconi aiuta a definire in maniera più chiara la composizione dell’offerta elettorale delle prossime elezioni politiche ed i sondaggi elettorali possono cominciare ad essere più precisi sulla composizione del prossimo Parlamento.

[ad]Il sondaggio Ipsos in cinque regioni in bilico aiuta a definire i possibili scenari sopratutto in regioni poco attenzionate dagli analisti e dagli osservatori.

Che la situazione fosse in bilico in Lombardia era già abbastanza noto e la ritrovata alleanza tra il Carroccio e il Cavaliere, sommata alla formazione di Miccichè al Sud, rendono reale la prospettiva di un Senato ingovernabile. In particolare, come mostrano i dati del sondaggio politico Ipsos, i risultati in Lombardia e Sicilia potrebbero determinare una situazione molto simile a quella dell’ Unione di Prodi nel 2006 per la coalizione guidata da Bersani.

Se Lombardia e Sicilia rappresentano arene elettorali altamente contendibili, Piemonte e Lazio sembrano “alla portata” del centro-sinistra, visto che il distacco, sempre in base ai dati forniti dal sondaggio, risulta consistente e abbastanza rassicurante per l’alleanza Pd-Sel nei confronti del centro-destra. La vera sorpresa di questa indagine demoscopia è quindi la Campania.

In questa regione (poco considerata nei sondaggi elettorali) si gioca davvero la partita per il Senato. Il distacco tra le due coalizioni è davvero minima e, come nel 2006, la Campania rischia di essere l’Ohio d’Italia. A tutto ciò si aggiunge un elemento quasi paradossale visto che potrebbe proprio essere la coalizione guidata da Ingroia e De Magistris a privare il centro-sinistra dei voti necessari a vincere il premio di maggioranza.

CAMPANIA

CAMERA

SENATO

Liste

stima voto %

stima voto %

stima seggi

PDL

18,0

19,2

4

Lega Nord

MPA

0,5

0,7

La Destra

2,9

2,3

Centrodestra Nazionale

2,2

2,5

1

Lista Grande Sud + Mastella

3,9

3,8

1

PD

26,4

25,5

14

SEL

3,8

3,9

2

PSI

1,0

1,0

Centro Democratico

0,0

0,1

Agenda Monti per l’Italia

14,2

3

UDC

4,6

FLI

1,8

IF Verso la Terza Repubblica

8,8

Lista Ingroia

6,8

7,0

2

IDV

2,9

2,8

Federazione della sinistra

1,1

0,9

Verdi Europei, Ecologisti

0,9

0,5

Movimento 5 stelle

12,6

13,0

2

Fare – Fermare il Declino

1,0

1,1

altri

0,8

1,5

Totale

100,0

100,0

29

% su elettori

% su elettori

indecisi

11,9

12,3

non-voto

23,2

24,5

Coalizioni

coalizione Berlusconi (con Lega)

27,5

28,5

6

coalizione Bersani

31,2

30,5

16

coalizione Monti

15,2

14,2

3

coalizione Ingroia

11,7

11,2

2

Movimento 5 stelle

12,6

13,0

2

altri

1,8

2,6

0

Totale

100,0

100,0

29

Il quadro che ci offre Ipsos è quindi molto complesso. Il centro-sinistra rischia di ritrovarsi in seria difficoltà  per la concorrenza del terzo polo, ma anche a causa dei movimenti alla sua sinistra. Il caso di Ingroia è poi emblematico della stranezza del nostro sistema visto che l’unica regione, oltre la Sicilia, dove la lista guidata dall’ex Pm di Palermo potrebbe superare la soglia di sbarramento è una delle regioni in bilico. Questo risultato, paradossalmente, rappresenterebbe un grosso vantaggio per Monti nelle trattative post-elettorali, il quale deve sperare soltanto in un cattivo risultato al Senato di Bersani per giocare un qualche ruolo.

I paradossi di questa tornata elettorale sono anche altri ma, in generale, i sondaggi elettorali e la cronaca politica mostrano come immobilismo e incertezza istituzionale sembrano le uniche caratteristiche cogenti del nostro Paese.