Analisi delle primarie parlamentari PD (Parte II)
Sicuramente di grande interesse vi sono i nomi di alcuni vincitori, che alternano, a seconda delle province, conservazione e rinnovamento. Così l’ex-ministro del Governo Prodi Barbara Pollastrini trionfa a Milano mentre Pippo Civati si impone di gran Lunga in Monza-Brianza, l’esperto onorevole Marantelli vince a Varese e le giovani promesse Tentori e Cominelli vincono rispettivamente a Lecco e Brescia.
L’età media si attesta a 47 anni, con estremi che vanno da 28 (Tentori) a 65 (Pollastrini).
[ad]I giovani sono una pattuglia molto numerosa: tra quelli che hanno vinto le primarie parlamentari nella regione se ne contano infatti 18, poco sotto il 25%.
Piuttosto interessante infine la distribuzione delle vittorie in relazione all’area politica: i renziani vincono nel nord e nell’est della regione, laddove la componente bersaniana ottiene le sue migliori prestazioni nell’area meridionale della regione e nel milanese.
La Lombardia sarà la regione chiave per determinare l’esito delle elezioni politiche 2013, soprattutto al Senato. Se infatti in uno schema a due coalizioni la differenza tra vincitore e perdente si attesta ad appena cinque seggi, la situazione cambia radicalmente se la coalizione seconda classificata deve spartire i propri 22 seggi con le forze politiche minori in grado di superare la soglia di sbarramento, rendendo la differenza tra vincitore e secondo classificato stimabile intorno alla quindicina di seggi, una vera e propria enormità.
Marche
Le Marche eleggono 16 deputati e 8 senatori. Di questi, nell’ipotesi che non vi siano extra-seggi, 8 deputati e 5 senatori spettano alla coalizione vincente.
Considerando i due capilista scelti da Bersani, e l’ipotesi cautelativa di un deputato da dividere con SEL (come nel 2008 avvenne con l’IdV), resterebbero quindi, in caso di vittoria del centrosinistra in questa regione, 6 deputati e 4 senatori, quindi dieci posti.
Risultati delle parlamentarie PD nelle Marche |
La ripartizione dei dieci seggi, se si tenesse conto della popolazione residente al censimento, dovrebbe essere:
- Ancona –> Lodolini Emanuele
- Pesaro-Urbino –> Marchetti Marco
- Macerata –> Manzi Irene
- Ancona –> Amati Silvana
- Ascoli Piceno –> Agostini Luciano
- Pesaro-Urbino –> Fabbri Camilla
- Fermo –> Petrini Paolo
- Macerata –> Marinelli Andrea
- Ancona –> Carrescia Piergiorgio
- Pesaro-Urbino –> Giovanelli Oriano
Il primo escluso, da ripescare in caso di extra-seggi o pessimi risultati di SEL, sarebbe Beatrice Brignone, di Ancona.
Non vi sono particolari sorprese in queste primarie parlamentari marchigiane, se non, forse, il pessimo risultato conseguito dal deputato uscente Mario Cavallaro a Macerata.
Le Marche si distinguono per essere una regione decisamente poco rosa, con appena tre donne nei primi dieci posti.
L’età media è 47 anni, che spazia dai 35 della Manzi e di Lodolini ai 65 della Amati.
I giovani sono 4 su 10, un’ottima percentuale, ed in particolare hanno conseguito notevole successo nella provincia di Macerata, dove anche tra gli esclusi i candidati più giovani hanno ottenuto ottimi risultati.
Per quanto riguarda le espressioni delle correnti, le Marche sono una regione dove i renziani hanno ottenuto i loro migliori risultati, in linea con i dati delle primarie per la premiership, che avevano visto il sindaco di Firenze vincere al primo turno e ottenere comunque valori di consenso elevati anche al ballottaggio.