Il “Servizio Pubblico” di Santoro premia Berlusconi. Ma anche Santoro
Ieri sera Berlusconi è stato ospite di Servizio Pubblico, programma in onda su La7 condotto da Michele Santoro. Ha vinto Berlusconi. Soprattutto sul piano politico. Proviamo a spiegarne i motivi.
[ad]- Il solo fatto di essere ospite di Santoro ha messo Berlusconi al centro dell’attenzione. I dati Auditel lo testimoniano: quasi nove milioni di telespettatori.
– Giocare in trasferta e nella calda arena di Santoro lasciava ipotizzare un Berlusconi che di fronte agli attacchi di Santoro e Travaglio avrebbe potuto perdere la calma. Ed invece si può dire che abbia addirittura tenuto il pallino della situazione.
– Alla prima fase della trasmissione, piuttosto tesa, ne è seguita una seconda in cui Berlusconi ha fatto presa sulla empatia tanto con gli ospiti in studio (forse ingannati dal dovere di ospitalità) quanto e soprattutto coi telespettatori. A tratti è sembrata una delle puntate di “Controcampo” programma sportivo di Mediaset. Schema congeniale a Berlusconi che difatti ha tirato fuori il tormentone delle “scuole serali”. Valido per l’intera serata.
– Berlusconi, soprattutto nella seconda parte della trasmissione, ha puntato a polarizzare il campo. Trascinando Michele Santoro all’ira. E guadagnando consenso da parte di chi, pur critico nei confronti dell’operato di Berlusconi al Governo e come leader del Pdl, continua a guardare a Santoro e Travaglio come nemici politici. Riavvicinandoli al centrodestra.
– Ha vinto anche perché nessuno dei giornalisti in studio è riuscito ad incidere dal punto di vista dei contenuti e dei temi politici. Per cui Berlusconi con abilità ha potuto parlare dei temi che più ha a cuore: su tutti il tema della giustizia collegato ai giudici e della (a suo dire) oggettiva ingovernabilità del Paese. Con toni simili ai professori di diritto pubblico impegnati in lezioni universitarie.
– Grande delusione per chi si aspettava un Berlusconi sulla difensiva. Nessun cenno di autocritica. Ricostruzione sull’arrivo della crisi. E nonchalance assoluta anche quando si è trattato di rettificare per non dire ritrattare sulla responsabilità delle principali banche tedesche e la connessione all’avvento della crisi economica e finanziaria in Italia.
Stamattina i sondaggi elettorali parlano di un forte recupero di voti da parte di Berlusconi. Per una maggiore precisione degli strumenti demoscopici magari conviene attendere. Ma è facile riscontrare dal vivo come sui social network baldanza o almeno una ritrovata sicurezza dell’elettorato berlusconiano. Per concludere: mai come oggi Berlusconi può dirsi soddisfatto del “Servizio Pubblico”.
P.S. Sbaglia chi pensa che alla vittoria di Berlusconi corrisponda una sconfitta di Santoro. Riteniamo che il vero obiettivo del conduttore fossero gli ascolti. Quasi nove milioni gli spettatori di ieri su La7, pari al 33,58% di share. Battuto ampiamente il record della rete. Il giornalista era andato vicino al primato già all’esordio del programma il 25 ottobre 2012 con 2.985.000 spettatori e il 12.99% di share. Un risultato in linea con la prima puntata di “Quello che (non) ho” della coppia Fazio-Saviano (3.036.000 spettatori e 12,66% di share), andata in onda il 14 maggio 2012.