Analisi delle Primarie Parlamentari PD (Parte III)

Pubblicato il 12 Gennaio 2013 alle 10:18 Autore: Matteo Patané
primarie parlamentari pd

[ad]Sardegna

La Sardegna elegge 17 deputati e 8 senatori. Di questi, nell’ipotesi che non vi siano extra-seggi, 9 deputati e 4 senatori spettano alla coalizione vincente.
Considerando i due capilista scelti da Bersani, e l’ipotesi cautelativa di un deputato da dividere con SEL (come nel 2008 avvenne con l’IdV), resterebbero quindi, in caso di vittoria del centrosinistra in questa regione, 7 deputati e 3 senatori, quindi dieci posti.

Risultati delle parlamentarie PD in Sardegna

La ripartizione dei dieci seggi, se si tenesse conto della popolazione residente al censimento, dovrebbe essere:

  • Cagliari –> Mura Romina
  • Sassari –> Sanna Giovanna
  • Cagliari –> Angioni Ignazio
  • Cagliari –> Dessì Maria Grazia
  • Oristano –> Pes Caterina
  • Nuoro –> Cucca Giuseppe Luigi Salvatore
  • Olbia-Tempio –> Scanu Gian Piero
  • Carbonia-Iglesias –> Cani Emanuele
  • Medio Campidano –> Marrocu Siro
  • Ogliastra –> Loi Giuseppe

La differenza dimensionale tra le province è tale che per garantire un diritto di tribuna a ciascun ente Cagliari e Sassari devono rinunciare ciascuna ad un seggio.

Alcune riconferme tra gli onorevoli uscenti, ma anche clamorose sconfitte: usciranno dalla scena parlamentare infatti il sassarese Guido Melis, l’iglesiente Sanna e i cagliaritani Fadda e Schirru.

Le nuove leve PD provengono invece in particolar modo dalle amministrazioni locali e dagli incarichi di partito a livello regionale, segno della forte identità territoriale che da sempre contraddistingue questa regione.
L’età media è 49 anni, con estremi che vanno dai 43 della Mura ai 59 di Scanu.

Le due liste per Camera e Senato vedranno così nelle posizioni sicure quattro donne e sei uomini, ma il dato eclatante è che non vi sono giovani: come sopra indicato, infatti, il più giovane vincitore delle primarie parlamentari è il sindaco di Sadalì Romina Mura, vincitrice a Cagliari, quarantatreenne. Sicuramente un vulnus molto grave per il PD sardo, che evidentemente non riesce né a individuare una componente giovanile significativa, né ad accettare elementi di rottura con un partito che presenta tutti i sintomi della cristallizzazione.

Sicilia

La Sicilia elegge 52 deputati e 25 senatori. Di questi, nell’ipotesi che non vi siano extra-seggi, 29 deputati e 14 senatori spettano alla coalizione vincente.
Considerando i tre capilista scelti da Bersani, e l’ipotesi cautelativa di due deputati e un senatore da dividere con SEL (come nel 2008 avvenne con l’IdV), resterebbero quindi, in caso di vittoria del centrosinistra in questa regione, 25 deputati e 12 senatori, quindi ventisette posti.

Risultati delle parlamentarie PD in Sicilia

La ripartizione dei ventisette seggi, se si tenesse conto della popolazione residente al censimento, dovrebbe essere:

  • Palermo –> Culotta Magda
  • Catania –> Berretta Giuseppe
  • Messina –> Genovese Francantonio
  • Palermo –> Faraone Davide
  • Catania –> Albanella Luisella
  • Agrigento –> Capodicasa Angelo
  • Trapani –> Papania Antonino
  • Palermo –> Piccione Teresa
  • Siracusa –> Zappulla Giuseppe
  • Catania –> Burtone Giovanni
  • Messina –> Gullo Maria Tindara
  • Palermo –> Ribaudo Francesco
  • Ragusa –> Padua Venerina
  • Caltanissetta –> Cardinale Daniela
  • Catania –> Samperi Maria
  • Palermo –> Siragusa Alessandra
  • Agrigento –> Iacono Maria
  • Catania –> Barbagallo Giovanni
  • Messina –> Saitta Antonio
  • Trapani –> Orrù Pamela
  • Palermo –> Apprendi Giuseppe
  • Siracusa –> Amoddio Sofia
  • Catania –> Spitalieri Tania
  • Palermo –> Corpora Francesca
  • Enna –> Crisafulli Vladimiro
  • Messina –> Modica Letteria
  • Palermo –> Russo Antonino

I primi esclusi, da ripescare in caso di extra-seggi o pessimi risultati di SEL, sarebbero Amanda Catania, Gigi Bellassai e Antonio Moscatt. In realtà, essendo la Sicilia una delle regioni più a rischio per il centrosinistra, le stime qui effettuate peccano sicuramente in eccesso e sarà invece molto probabile che gli eletti democratici siano molti di meno.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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