Il Natale povero del cinema
Alla fine ci siamo salvati ma non si può certo dire che il Natale del cinema nel nostro paese sia stato ricco. Il 25 e 26 dicembre si sono venduti complessivamente 1.873.000 biglietti, il 25% in meno rispetto agli stessi giorni del 2011 incassando il 23% in meno, cioè poco più di 14 milioni di Euro.
[ad]Per fortuna A questi numeri degni della profezie Maya sono seguiti i dati Cinetel sugli incassi dal 13 dicembre al giorno dell’Epifania che hanno mostrato una situazione meno allarmante di quanto si fosse paventato: si sono venduti 10 milioni 550mila biglietti, registrando solo un meno 7,79% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e gli incassi sono stati pari a 74 milioni 744mila euro, 4,16% in meno in confronto al periodo natalizio di 12 mesi fa. Il fatto che quest’anno ci fossero due giornate festive in più ha contribuito a contenere le perdite ma il fatto che si sia evitato il crollo non deve illudere: mentre da due anni il cinema italiano perde spettatori gli addetti ai lavori reagiscono in ordine sparso e non sembrano ancora in grado di prendere provvedimenti per affrontare la crisi. Il periodo natalizio è da sempre quello più ricco per il cinema, ma quest’anno la distribuzione dei film non è stata all’altezza.
Alla fine le perdite sono state arginate, ma il fatto che si arrivasse dopo un autunno già magro è un’ulteriore aggravante.
Quelli che avevano accolto con entusiasmo la fine del filone dei cinepanettoni ora si lamentano del vuoto che hanno lasciato. Chi andava al cinema una volta all’anno per le battute volgari di Boldi e De Sica e i centimetri di qualche soubrette semplicemente quest’anno non è andato al cinema. Alla prova dei fatti i successori del tradizionale cinepanettone pur registrando buoni incassi sono rimasti sotto le attese e non hanno catturato nuovi spettatori.
Non è bastato sostituire il tradizionale cinepanettone con prodotti comunque migliori come il film di Albanese “Tutto tutto niente niente” (incasso circa 7 milioni quando il precedente “Qualunquemente” pur uscito nel gennaio 2011 aveva incassato oltre il doppio) o con il trash di “I due soliti idioti” che non arriverà agli oltre 10 del loro primo film. I “quasi” cinepanettoni come “Colpi di fulmine” con Cristian De Sica, Lillo e Greg, “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese con Castellitto, la Gerini e altri e “Il peggior Natale della mia vita” di Alessandro Genovesi con Luca De Luigi e Diego Abatantuono erano commedie “medie” e come tali si sono comportate: incassi discreti ma non eccezionali che dimostrano che anche il filone delle nuove commedie italiane è ormai stato spremuto abbastanza.
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