Rassegna stampa Tp: Monti attacca il Cav: E’ un pifferaio
La rassegna stampa odierna, come la maggior parte dei quotidiani, apre con la polemica a distanza tra il premier dimissionario Mario Monti e il presidente del Pdl Silvio Berlusconi. “Che gli italiani possano ancora credere alla serietà del Cavaliere mi ricorda la fiaba del pifferaio magico” ha dichiarato il Professore, ospite a Porta a Porta. Poi un altro attacco: “Se le tasse sono aumentate, è colpa sua” e una mezza promessa “Valuteremo seriamente se togliere il redditometro”. Il Cavaliere ha replicato duramente: “Le sue sono mascalzonate. Ci ha illusi tutti ma è stato un bluff”. Il Corriere rivela: “Il cambio di passo suggerito da Fini e Casini: Serve più cattiveria”. Per Repubblica “Il Prof apre a Bersani”. Libero attacca: “Monti- Bersani coppia di fatto”. La Stampa fa un ritratto del “Professore picconatore”. Il Foglio ragiona sulle “conseguenze del populismo del Cav, di Monti e di Fassina”. Il Messaggero rivela: “Bersani al premier: patto dopo il voto”. Anche Europa è sicura: “Dopo gli errori, Bersani e il Professore insieme”. Il Corriere scrive: “Un Cavaliere al passato per nutrire la speranza di rimonta elettorale”. Il Giornale rilancia il sondaggio di Euromedia che vede il “centrodestra a soli 4 punti dal centrosinistra”.
La rassegna stampa del tp si occupa anche della possibile fusione tra Fiat e Chrysler ventilata dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. “Saranno un’unica entità ma non so dire dove, come e quando. Saranno fusi in un’unica organizzazione che gestirà il settore auto – ha aggiunto – dobbiamo studiare il modo più intelligente per portare a termine questa operazione” (La Stampa).
La rassegna stampa di oggi chiude con le novità sul processo Ruby che vede tra gli imputati anche l’ex premier Silvio Berlusconi. I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto l’istanza con cui la difesa del Cavaliere aveva chiesto di sospendere il dibattimento fino al voto di febbraio per motivi elettorali. Per La Stampa “la sentenza arriverà prima del voto”. Per Repubblica: “Crolla la strategia del Cavaliere: Vogliono condannarmi subito, è stato inutile far cadere il governo”.