Analisi delle Primarie parlamentari PD (Parte IV)
[ad]Veneto
Il Veneto elegge 51 deputati e 24 senatori. Di questi, nell’ipotesi che non vi siano extra-seggi, 28 deputati e 13 senatori spettano alla coalizione vincente.
Considerando i tre capilista scelti da Bersani, e l’ipotesi cautelativa di due deputati e un senatore da dividere con SEL (come nel 2008 avvenne con l’IdV), resterebbero quindi, in caso di vittoria del centrosinistra in questa regione, 24 deputati e 11 senatori, quindi trentacinque posti.
Risultati delle parlamentarie PD in Veneto |
La ripartizione dei trentacinque seggi, se si tenesse conto della popolazione residente al censimento, dovrebbe essere:
- Padova –> Naccarato Alessandro
- Verona –> Zardini Diego
- Treviso –> Rubinato Simonetta
- Vicenza –> Ginato Federico
- Venezia –> Casson Felice
- Padova –> Narduolo Giulia
- Verona –> Rotta Alessia
- Treviso –> Ceschin Daniele
- Vicenza –> Sbrollini Daniela
- Venezia –> Murer Delia
- Padova –> Piva Giancarlo
- Verona –> D’Arienzo Vincenzo
- Treviso –> Casellato Floriana
- Vicenza –> Crimi Filippo
- Venezia –> Mognato Michele
- Rovigo –> Crivellari Diego
- Padova –> Miotto Margherita
- Verona –> Scapin Clara
- Treviso –> Tonella Giovanni
- Vicenza –> Laugelli Emilia
- Venezia –> Moretto Sara
- Belluno –> De Menech Roger
- Padova –> Piron Claudio
- Verona –> Vallani Stefano
- Treviso –> De Nardi Barbara
- Vicenza –> Creazzo Luigi
- Venezia –> Stradiotto Marco
- Padova –> Camani Vanessa
- Verona –> Foglia Federica
- Treviso –> Zanata Franco
- Vicenza –> Ballico Meri
- Venezia –> Busatta Stefania
- Padova –> Corso Francesco
- Verona –> Balzo Vanio
- Treviso –> Arena Carola
I primi esclusi, da ripescare in caso di extra-seggi o pessimi risultati di SEL, sarebbero Alessandra Sala, Rodolfo Giuliano Viola e Laura Negri. In realtà il Veneto, regione storicamente di destra, è proprio una delle contese più difficili per Italia Bene Comune, e quindi con ogni probabilità il numero degli eletti potrebbe drasticamente ridursi. È difficile, in un contesto bipolare, stimare quanti potrebbero essere gli eletti certi nelle file del PD, ma ipoteticamente si può affermare che la sicurezza del posto in Parlamento non arriva oltre il primo terzo della lista.
Con l’eccezione di Viola, i parlamentari uscenti sono stati tutti riconfermati, anche se la maggior parte dei vincenti di queste primarie parlamentari appartiene alle istituzioni locali.
Le donne sono sedici contro diciannove uomini, una tra le ripartizioni meno favorevoli al gentil sesso in tutta Italia.
L’età media è 45 anni, che spazia dai 25 di Filippo Crimi ai 65 di Margherita Miotto.
Tra le sorprese più significative delle primarie parlamentari venete spicca il risultato di Giulia Narduolo, prima donna a Padova, della giornalista Alessia Rotta, prima donna a Verona e di Diego Zardini, vincente assoluto sempre a Verona.
I giovani sono dodici, circa un terzo del totale, un valore piuttosto lusinghiero che manifesta una netta vivacità nel partito.
Il Veneto si dimostra inoltre una delle regioni più favorevoli alla corrente renziana, che qui ottiene ottimi piazzamenti e la possibilità di portare a Roma un discreto numero di eletti.