Una valanga di sondaggi elettorali ha colpito l’opinione pubblica in questa settimana, alcuni di questi effettuati anche a livello regionale e dei quali abbiamo tenuto conto nelle nostre medie al Senato. Il centrodestra mostra qualche segnale di inversione di tendenza di un trend che e’ stato nettamente negativo nei sondaggi politico-elettorali negli ultimi 6 mesi, ma le performance televisive del Cavaliere sembrano avergli dato un po’ di fiato trascinando il PDL dal 18.2% della scorsa settimana al 19% tondo di oggi. In ripiegamento il PD dai suoi massimi raggiunti in occasione delle primarie parlamentari ma ancora tonico sfiorando il 33% mentre il trend della coalizione rimane tutto sommato positivo.
[ad]In forte ascesa invece Scelta Civica che arriva a sfiorare complessivamente il 15%. A picco invece le quotazioni del Movimento 5 Stelle di Grillo, a nostro modesto parere in difficoltà preso nella morsa del ritrovato protagonismo di Berlusconi e della Rivoluzione Civile di Ingroia. Nei sondaggi politici di queste ultime settimane il movimento di Ingroia oscilla attorno alla soglia di sbarramento del 4% ben lontano però dalle potenzialità che quell’area aveva qualche mese fa. Il computo dei seggi dà ancora in netto vantaggio al Senato la coalizione Italia Bene Comune, ma i numeri non debbono trarre in inganno: Lombardia e Veneto nelle nostre proiezioni sono 2 regioni realmente toss-up con uno scarto a favore del Centrosinistra di pochi decimi di punto e anche la Campania nonostante la si possa considerare leaning csx e’ contendibile dalla coalizione berlusconiana.