Rassegna stampa Tp: Il Pdl esclude Cosentino dalle liste, il discorso di Obama
La rassegna stampa odierna apre con la decisione del Pdl di non inserire l’ex sottosegretario campano Nicola Cosentino nelle liste dei candidati alle Politiche. E’ stata una giornata convulsa quella di ieri, con liti e discussioni che si sono protratte fino a tarda sera. Cosentino non ha preso bene la decisione del partito: “Io vi faccio saltare tutto, vi rivolto la Campania, non finisce qui ve ne accorgerete” (Il Messaggero). Silvio Berlusconi ha commentato così l’intera vicenda:”Sto male ma non posso cedere ad un ricatto, sarebbe devastante per la nostra immagine” (Il Giornale). In un’intervista al Corriere il segretario del Pdl Angelino Alfano promette: “Una decisione necessaria ma non saremo mai giustizialisti”. Sempre sul Corriere la sondaggista Ghisleri rivela: “l’80% degli elettori vuole facce pulite”. Il Giornale elenca tutti gli “esclusi eccellenti del Pdl”. Repubblica: “Premiati Razzi e Scilipoti che salvarono il Cavaliere nel 2010”. Per La Stampa si tratta più di “una questione politica che morale per salvare il voto del Nord”. L’Unità titola ironicamente: “Prendi la lista e scappa”. Per il Messaggero è stato “un repulisti a metà con lacrime di coccodrillo”. Per Qn è stata “una battaglia tragicomica”. Avvenire rimarca il “dovere di trasparenza nelle liste”. Libero titola: “Mastrosilvio”. Travaglio nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano scrive: “Il problema si aggrava se a pretendere liste presentabili sia il più impresentabile di tutti”. Il Mattino scrive: “La politica ai tempi delle tribù”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche della cerimonia di insediamento del presidente americano Barack Obama. Il presidente americano, al suo secondo mandato, ha dichiarato che “finito un decennio di guerre, deve cominciarne uno di sviluppo economico”. Nel suo discorso ha anche affermato che “il nostro viaggio non sarà finito sino a quando fratelli e sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge”. Per La Stampa gli obiettivi di Obama saranno “Fisco e sfida alla Cina”. Avvenire scrive: “Meno ambizioni e più controversie”.