Se ieri Bersani ha virato a sinistra per risalire nei sondaggi elettorali e riconquistare quell’elettorato sedotto da Ingroia, oggi Mario Monti ha compiuto il passo inverso aprendo a destra. “Poniamo che il Pdl, magari non sempre guidato dall’onorevole Berlusconi… si potrebbe benissimo immaginare una collaborazione con quella parte, una volta mondata e emendata dal tappo che per natura sua impedisce le riforme” ha dichiarato il Professore durante l’intervista di stamattina a Radio Anch’Io.
[ad]Il tappo altro non è che Berlusconi, principale ed unico ostacolo ad una futuribile alleanza tra centristi e Pdl. Una presa di posizione, quella di Monti, che stona con le aperture fatte dal premier dimissionario al Pd e a Bersani pochi giorni fa.
Durante le campagne elettorali, si sa, i cambi di strategia sono repentini e continui. L’alleanza con il centrosinistra e Bersani però si fa sempre più ardua, soprattutto dopo le parole del segretario democratico che ieri ha allontanato le sirene di un possibile divorzio tra il Pd e Vendola dopo il voto. E così Monti ha suonato un de profundis momentaneo: “Se le politiche dell’onorevole Bersani sono quelle che vengono espresse con piena legittimità dalle componenti più massimaliste non ci sarà proprio la possibilità di un lavoro comune”. Infine, per marcare la distanza tra lui e la coalizione guidata da Bersani, il Professore ha criticato il Pd sul caso derivati che ha coinvolto la MontePaschi “Il Pd c’entra in questa vicenda perché ha sempre avuto molta influenza sulla banca e sulla vita politica di Siena”.
Dopo gli attacchi a Bersani, Monti si è dedicato ai progetti che intende portare a termine nel caso diventasse di nuovo presidente del Consiglio. Tra essi spiccano il taglio dei parlamentari, la riduzione dei costi della politica, una nuova legge elettorale che “cancelli il Porcellum” e misure per giovani e donne. Il Professore ha poi spiegato di essere sceso in campo per dare agli italiani “una possibilità nuova”. Infine ha annunciato che da domani inizierà il tour della sua campagna elettorale nelle piazze italiane.