Sulla questione F-35 il “leader” del PD, Pier Luigi Bersani negli scorsi giorni aveva dichiarato:
“Nell’ambito delle spese militari bisogna assolutamente rivedere il nostro impegno per gli F35… La nostra priorità non sono i caccia, la nostra priorità è il lavoro”.
Bersani è stato sbugiardato da Ingroia e da altri esponenti di Rivoluzione Civile.
L’ex PM Ingroia :
“Sugli F-35 Bersani ha cambiato idea? Il Pd, che dice di volere governare con Monti, ha dimenticato i provvedimenti che ha votato? Verba volant scripta manent. E basta leggere i resoconti parlamentari per capire che siamo di fronte ad un inganno. Il Partito democratico non si è mai opposto all’acquisto vergognoso dei cacciabombardieri F-35, votando persino contro un ordine del giorno che ne chiedeva l’eliminazione”
A rincarare la dose Flavio Lotti, candidato alle elezioni politiche nelle liste di Rivoluzione Civile:
[ad] “Bersani dice una cosa e ne fa un’altra. L‘accordo Italia-Usa per l’acquisto degli F-35 porta la firma di Lorenzo Forceri del Partito Democratico (2007)…A guardar bene oltre il fumo della propaganda, Bersani non vuole tagliare le spese militari. Vuole solo tagliare le spese per gli F-35. Attenzione alle parole, ‘tagliare le spese per gli F-35’. Bersani non ha detto che non vuole comprare gli F-35, ma solo che ne vuole comprare di meno. Magari non 90 ma 70 o 50 o 30. Qual è il numero giusto per Bersani? Qualcuno glielo chieda per favore. Gli italiani devono sapere che l’Italia ha già speso 2,7 miliardi di dollari per comprare questi cacciabombardieri con il pieno consenso del Partito Democratico”.
Bersani sempre più grigio….